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Maiolo: «Gentile dice il falso sui fondi comunitari»

COSENZA Mario Maiolo boccia Tonino Gentile. Il consigliere regionale del Pd non usa mezzi termini per controbattere a quanto sostenuto dal senatore del Nuovo centrodestra sulla gestione dei fondi c…

Pubblicato il: 14/06/2014 – 8:53
Maiolo: «Gentile dice il falso sui fondi comunitari»

COSENZA Mario Maiolo boccia Tonino Gentile. Il consigliere regionale del Pd non usa mezzi termini per controbattere a quanto sostenuto dal senatore del Nuovo centrodestra sulla gestione dei fondi comunitari fatta nel corso degli ultimi dalla giunta regionale guidata da Peppe Scopelliti. «Gentile afferma – dice l’ex assessore alla Programmazione comunitaria – he nell’ultimo quinquennio la spesa comunitaria sia stata il 200% di quella del precedente quinquennio. Mi corre l’obbligo di smentire il senatore Gentile perché sulla gestione dei fondi comunitari non ha espresso giudizi politici, che sono pur sempre da rispettare anche quando non sono condivisibili e sono temerari, ma si è sbilanciato in valutazioni quantitative e in percentuali surreali. Immagino che il senatore Gentile abbia voluto incensare l’uscente assessore Mancini mettendolo a confronto con chi l’ha preceduto nel ruolo». Maiolo non vuole entrare nelle dinamiche dello schieramento avverso ma «a gestione dei Fondi comunitari è certificata dal ministero dello Sviluppo economico e della Commissione europea ed è cosa certa». A parere dell’esponente democrat «il senatore Gentile quantomeno distratto nel proporre un confronto quinquennale, poiché l’assessore Mancini è in carica da quattro anni e la legislatura si è interrotta per responsabilità proprio della parte politica dello stesso senatore Gentile e dell’assessore Mancini. Se Gentile avesse operato una ricerca online e consultato il sito del ministero dello Sviluppo economico, così come può fare qualunque cittadino, avrebbe potuto esaminare i dati ufficiali della spesa comunitaria di quest’ultimo quadriennio e del quadriennio precedente». Da qui all’analisi delle cifre il passo è breve: «Si può immediatamente riscontrare, infatti, che la complessiva spesa comunitaria della Regione Calabria, per la programmazione 2007-2013, è certificata mediamente per un importo che si ferma sotto il 50% degli obiettivi finali (63% per il Fse e 40% per il Fesr), cosa che dimostra l’estremo ritardo nella spesa, malgrado i tanti e discutibili artifici utilizzati per arrivare anche a tale insufficiente risultato. Non ci sorprenderebbero in futuro iniziative della Commissione Europea che portassero alla decertificazione di spesa che oggi “appare” tale ma che in sostanza non lo è, sia sul Fesr e, sopratutto, sul Fse. Si può, inoltre, riscontrare che nel quadriennio 2010-2014 la spesa comunitaria (Fesr+Fse) è pari a circa 972 milioni di euro (Fse 422.613.214 – Fesr 549.800.905) mentre per il quadriennio 2006-2010 risulta essere pari a circa 1 miliardo e 338 milioni di euro (Fse 431.124.553 – Fesr 907.102.038), con un’evidente maggiore spesa nel quadriennio 2006-2010 rispetto al quadriennio 2010-2014». Secondo Maiolo, «a questo quadro quantitativo va aggiunta la considerazione, non banale e non ininfluente sul dato quantitativo, che nel precedente quadriennio sono state chiuse e rendicontate totalmente le precedenti programmazioni (2000-2006), malgrado lo sfascio prodotto dalla giunta di centrodestra tra il 2000 e il 2005, con il conseguente blocco dei pagamenti, e redatta e approvata la nuova programmazione (2007-2013), attività queste che non si sono realizzate in questo quadriennio che è stato di mera gestione a “strada spianata”. D’altronde questo confronto tra la gestione del centrosinistra e del centrodestra era stato chiuso in consiglio regionale con buona pace del soccombente centrodestra». «Gentile – conclude l’esponente del Pd a Palazzo Campanella – può tranquillamente tessere le lodi dell’uscente assessore Mancini, uniti dai loro comuni trascorsi politici, sia a sinistra che a destra, ma deve usare altri argomenti perché sulla gestione dei fondi comunitari purtroppo la Calabria e i calabresi si renderanno sempre più conto dello sfascio provocato dall’uscente assessore Mancini e dal decaduto presidente Scopelliti». (0030)

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