LAMEZIA TERME «Oramai è ineludibile avviare una piena legittimazione dal basso. Qui, da subito dobbiamo fare un passo in avanti, definendo il perimetro della nostra proposta da condividere con i nostri alleati, a partire da novembre in Calabria per le regionali, dove dovremo dar vita al primo laboratorio politico per una cooperazione positiva di questo tipo». È quanto sottolinea l’eurodeputato Fi Raffaele Fitto in un’intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno. «Il secondo laboratorio in ordine di tempo deve essere poi la Puglia, insieme alle altre regioni che andranno al voto nella primavera del 2015. Secondo me, la via migliore è scegliere il candidato con le primarie. Per aprire da subito una fase di mobilitazione che coinvolga tutti gli elettori, la società, il mondo produttivo, che ci faccia aprire porte e finestre», continua l’esponente azzurro ammettendo come «resta invece, un nodo, quello che riguarda le scelte relative all’organizzazione interna del partito. Su questo registriamo delle differenze, ma non è affatto un dramma anzi. La mia idea è che la selezione debba avvenire dal basso restituendo,anche in questo caso, la decisione ai nostri elettori».
Fitto torna quindi sul dibattito interno al partito e spiega: «In questi giorni abbiamo dimostrato in modo evidente e positivo che FI è un partito capace di discutere, di farlo pubblicamente e in modo non banale. Quando le cose sono “in scena”, pubblicamente, sotto gli occhi di tutti il vantaggio è che si toglie finalmente spazio ai “retroscena” alimentati forse da chi non ha a cuore il futuro del nostro partito».
Per Fitto «si deve discutere e sotto gli occhi di tutti, per cercare le soluzioni migliori, per capire cosa è successo alle elezioni europee, per aprire una prospettiva e tutto questo si chiama democrazia, e per ora, nella storia, non e’ stato inventato nulla di meglio».
E, conclude, «proprio per questo farò un mio giro in tutte le regioni d’Italia che ho voluto chiamare “Oltre le divisioni”, e vorrei anche aggiungere “oltre la sconfitta”.
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