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Il Pd "riscrive" la legge elettorale

LAMEZIA TERME Il governo si appresta a impugnare davanti alla Corte costituzionale la nuova legge elettorale calabrese. È probabile che l’impugnativa venga deliberata già nel prossimo Consiglio dei m…

Pubblicato il: 23/06/2014 – 17:13
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Il Pd "riscrive" la legge elettorale

LAMEZIA TERME Il governo si appresta a impugnare davanti alla Corte costituzionale la nuova legge elettorale calabrese. È probabile che l’impugnativa venga deliberata già nel prossimo Consiglio dei ministri. Nel frattempo, però, il gruppo del Pd cerca di giocare d’anticipo e al consiglio regionale – la cui riunione è in programma per mercoledì – presenterà una proposta di legge alternativa che recepisce le contestazioni che Palazzo Chigi si appresta formalmente ad avanzare. Due le modifiche sostanziali: la ripartizione del territorio in cinque circoscrizioni elettorali (coincidenti con i territori Cosenza, Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria) al posto delle tre attuali (Cosenza, Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, Reggio Calabria) e l’abbassamento della soglia di sbarramento, per le liste non coalizzate, dall’attuale 15% a un più modesto 8%.
Nel testo di legge preparato dai democrat non trova posto nemmeno il consigliere-supplente, figura reintrodotta dopo l’approvazione della nuova legge. Con la norma approvata lo scorso 3 giugno – piccolo particolare – sarebbe questo uno dei punti della legge contestata dai tecnici del ministero per gli Affari regionali – il consigliere regionale nominato assessore lascerebbe temporaneamente lo scranno a Palazzo Campanella al primo dei non eletti della sua lista nella circoscrizione dove era candidato.

 

LE PRIMARIE A Lamezia Terme, dove oggi i consiglieri regionali democrat hanno fatto il punto, è stato elaborato pure un emendamento all’assestamento di Bilancio – che dovrebbe essere approvato sempre nella riunione del Consiglio di dopodomani – che prevede uno stanziamento di 600mila euro per coprire le spese delle primarie regolate per legge. Sarà in quell’occasione che si toccherà con mano la reale volontà dei partiti di fronte alla possibilità di affidare a consultazioni popolari il compito di selezionare i candidati alla presidenza della giunta regionale.
Nel Pd sono convinti di riuscire a coagulare un massiccio consenso sull’emendamento. Non è un caso che a spingere i consiglieri regionali su questa strada ci sia pure il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno. Il 4 luglio scade la presentazione delle candidature e, al momento, quelli sicuri di correre sono Mario Oliverio e Demetrio Naccari Carlizzi. Dovrebbe essere della partita pure il vendoliano Gianni Speranza mentre Mario Maiolo non ha ancora sciolto le riserve.

 

FINCALABRA Nel corso della riunione dei consiglieri del Pd ampio spazio è stato dedicato alla questione Fincalabra. A breve la giunta regionale nominerà il nuovo presidente e il nuovo consiglio d’amministrazione della società in house della Regione. I democrat vogliono vigilare fino in fondo sulle procedure che l’esecutivo adotterà per l’individuazione del successore di Umberto De Rose. La dichiarazione dell’assessore alle Attività produttive Demetrio Arena, secondo cui la nomine tardano ad arrivare per la riapertura dell’elenco di coloro che hanno avanzato la loro candidatura, ha messo in allarme gli esponenti del maggiore partito del centrosinistra. «Rimarremo con gli occhi aperti – è il commento più ascoltato al termine della riunione – affinché non vengano consumate illegittimità che produrrebbero solo danni per la Regione».

Antonio Ricchio

a.ricchio@corrierecal.it

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