REGGIO CALABRIA La Dda di Reggio Calabria ha avviato un’indagine su quanto accaduto a Oppido Mamertina, dove la processione della Madonna delle Grazie si è fermata davanti all’abitazione del boss della ‘ndrangheta Peppe Mazzagatti, 82 anni, condannato all’ergastolo e ai domiciliari per motivi di salute. Alla Dda è giunta la segnalazione inviata dai carabinieri di Oppido il cui comandante ha abbandonato la processione quando si è accorto di ciò che stava accadendo, avviando i primi accertamenti. L’indagine punta ad accertare l’eventuale livello di contiguità dei portatori della statua della Madonna e se la sosta era stata programmata o se pure sia stata una decisione presa all’ultimo momento. L’iniziativa della Dda reggina si svilupperà sulla base di quelle che saranno le notizie che saranno fornite dai carabinieri.
DE RAHO: INQUINAMENTO TERRITORIALE
«L’ossequio della processione a un elemento di vertice della ‘ndrangheta è un fatto grave che dimostra la compromissione e l’inquinamento territoriale». A dirlo all‘Ansa è stato il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho. «La Chiesa – ha aggiunto – dovrebbe adottare provvedimenti molto forti perché non si ripetano gesti che finiscono con l’inquinare il diritto alle manifestazioni religiose dei cittadini». (0050)
x
x