C’è un pezzetto di Calabria anche nella jihad islamica. Musa Cerantonio, imam australiano, di madre irlandese e padre calabrese ha risposto all’appello lanciato pochi giorni fa dal califfo al-Baghdadi e si è unito ai combattenti dell’Isil. Lo ha fatto sapere al mondo con un tweet che ha fatto il giro della reta: «Grazie a Dio sono arrivato nella terra del Califfato dell’Isil. Che Dio possa onorare tutti i musulmani durante questo periodo benedetto grazie alla loro obbedienza».
Cerantonio non è nuovo a esternazioni sul web. I suoi video – nei quali spiega le ragioni della sua conversione e incita alla lotta – sono diventati un cult su youtube per i seguaci dell’Islam radicale e il suo profilo Facebook, prima di essere chiuso per istigazione alla violenza, era il terzo al mondo più seguito dagli jihadisti. Repubblica.it, che ha riportato la notizia, ha dedicato all’imam una fotogallery con alcune massime dalla sua “produzione”. In un post del 16 dicembre, Cerantonio scrisse: «Se vediamo che i musulmani vengono uccisi dai leader tiranni degli Stati Uniti, allora dobbiamo fermarli con le nostre mani [cioè con la forza] Significa che dovremo bloccarli combattendoli, assassinando i loro capi oppressivi, indebolendo le loro capacità offensive». Da allora, il social network ha deciso di cancellarne il profilo. (0020)
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