CATANZARO Un incontro urgente per chiedere la salvaguardia dei posti di lavoro alla Fondazione Campanella è stata chiesta dai segretari di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Alfredo Iorno, Antonio Bevacqua e Francesco Caparello, in una comunicazione alla stessa Fondazione, al Prefetto di Catanzaro, al presidente f.f. della giunta regionale, al sindaco di Catanzaro, ai sub-commissari per il Piani di rientro, al direttore generale del dipartimento Tutela salute della Regione e alla direzione provinciale del Lavoro. «La Fondazione Campanella – scrivono i sindacalisti – ha messo in atto il proposito, più volte annunciato, di licenziamento collettivo e di messa in mobilità ai sensi della L. 223/91 dei 257 dipendenti. Le scriventi organizzazioni sindacali sono fortemente allarmate per lo scenario che si
potrebbe prefigurare nel tessuto socio-economico della città e del circondario per la perdita dei 257 posti di lavoro che graverebbero sul sostentamento di altrettante famiglie, delle quali molte monoreddito. È impensabile che in una Regione con altissimo tasso di disoccupazione, invece di creare nuove occasioni di lavoro per i giovani e i disoccupati, si perdano i posti di lavoro esistenti. In più occasioni le organizzazioni sindacali hanno registrato e per quanto di loro competenza, ragionato sullo stato di crisi economico-finanziaria per come denunciata dai responsabili della Fondazione. Fra i tanti momenti di confronto, per affrontare lo stato di crisi della struttura Campanella, come sindacato abbiamo sempre ribadito le necessità primaria di salvaguardare i posti di lavoro unitamente all’erogazione di un servizio qualificato ed efficiente in un settore di sofferenza molto delicato e particolare sia per i malati che per i loro familiari. Alle autorità in indirizzo, ognuno per la propria competenza, sollecitiamo ogni urgenza nell’affrontare in termini risolutori la gravissima vicenda. Che ribadiamo non è solo occupazionale ma investe il grave problema del diritto all’assistenza e cura di centinaia di malati». «Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – concludono i sindacalisti – fanno appello affinché, pur nel quadro del Piano di rientro cui è sottoposta la Regione Calabria, si trovino le giuste soluzioni per garantire la continuità nell’assistenza e cura ai malati oncologici e vengano salvaguardati i 257 posti di lavoro messi in discussione con l’avvio della procedura di licenziamento collettivo e di messa in mobilità ai sensi della L. 223/91 e della L. 92/2012. Chiedono un incontro previsto dalle normative vigenti in seguito alla revoca della sospensione dell’avvio
della procedura di licenziamento collettivo del 10 luglio 2014». (0090)
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