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Fondi Ue, ecco il programma

REGGIO CALABRIA Anche la Calabria ha il suo programma di investimenti europei. Il consiglio regionale approva il Por-Fesr e Fse 2014-2020 e il Programma di sviluppo rurale. Un piano da 3,5 miliardi…

Pubblicato il: 21/07/2014 – 21:23
Fondi Ue, ecco il programma

REGGIO CALABRIA Anche la Calabria ha il suo programma di investimenti europei. Il consiglio regionale approva il Por-Fesr e Fse 2014-2020 e il Programma di sviluppo rurale. Un piano da 3,5 miliardi di euro varato l’ultimo giorno utile, visto che il prospetto deve essere inviato alla Commissione europea entro domani. È stata una seduta lunghissima, in cui la discussione sui fondi Ue è slittata in fondo all’agenda dell’assemblea. Alla fine, complice una prolungata querelle sul nuovo Piano rifiuti (poi rinviato), la minoranza abbandona l’aula e non vota la programmazione comunitaria. È l’assessore regionale alla Programmazione Ue, Giacomo Mancini, a illustrare il nuovo Por con un’immagine: «La serenità di un’anziana signora e il viso di una giovane donna che guarda con speranza al futuro. È questo il selfie con cui vorremmo fosse percepito il programma di sviluppo dei prossimi sette anni». Un’espressione, senz’altro insolita, per spiegare che questo è il piano di una «regione ambiziosa, consapevole delle difficoltà ma anche in grado di capire le prospettive più economiche e sociali più forti». Il programma avrà il compito di instillare «fiducia» ai più giovani che «avranno finalmente la possibilità di realizzare i loro sogni». Mancini indugia su accenti quasi lirici per descrivere il Por, i cui maggiori investimenti vanno agli assi “Efficienza energetica” e “Tutela del patrimonio ambientale”, che assorbono rispettivamente il 14,5 e il 13,2% delle risorse. Fondi significativi vengono destinati anche alla “Competitività dei sistemi produttivi”, allo “Sviluppo delle reti di mobilità sostenibile”, all'”Istruzione e formazione” e alle “Città intelligenti e sostenibili”, settori che, complessivamente, ricevono il 9% degli stanziamenti.

Tra gli obiettivi della nuova programmazione, soprattutto il rafforzamento della ricerca e dello sviluppo tecnologico. Un’altra area, denominata “Agenda digitale”, è finalizzata a sfruttare il potenziale delle tecnologie dell’informazione per accrescere l’occupazione regionale. Il terzo step del Por riguarda la competitività dei sistemi produttivi, con quattro priorità di investimento, di cui due dirette a rafforzare la capacità delle imprese di penetrare nei mercati extra regionali. Le altre due sono rivolte a sostenere le imprese in tutte le fasi del ciclo di vita delle aziende.
C’è poi l’area tematica dedicata all'”Energia sostenibile e alla qualità della vita”, finalizzata alla riduzione delle emissioni di carbonio, all’aumento delle fonti rinnovabili e alla riduzione dei consumi. Il Dos (Documento di orientamento strategico) si occupa anche della previsione e gestione dei rischi ambientali. Gli interventi per la Calabria si aggregano intorno a cinque fattori di rischio: idrogeologico, erosione costiera, desertificazione, incendi e sismico. Tra le priorità del piano anche la valorizzazione delle risorse ambientali e culturali, con due “emergenze” come i rifiuti e la gestione del ciclo delle acque, nell’intento di adeguarle agli obblighi imposti dalle normative Ue. Gli altri obiettivi riguardano la mobilità sostenibile di persone e merci, l’occupazione (riforma dei servizi dell’impiego e diversificazione delle attività economiche nelle aree rurali) e il contrasto alla povertà. Su questo punto, in particolare, c’è l’indicazione a destinare almeno il 20% delle risorse del fondo sociale, al fine di arginare un fenomeno che in Calabria interessa il 27% delle famiglie. «Il piano – ha detto ancora Mancini – realizza nuove forme di vicinanza al bisogno e alla povertà».
Spazio anche a un nuovo sistema dell’istruzione, attraverso una maggiore cooperazione tra scuola, formazione e mondo del lavoro. L’ultima linea tematica del Por riguarda la promozione di una pubblica amministrazione efficiente, attraverso nuovi processi di trasparenza e sostenendo le performance del sistema pubblico.

 

NUOVO CONSIGLIO SUI RIFIUTI
E, alla fine, ci sarà una nuova, l’ennesima, seduta di un Consiglio ufficialmente sciolto il 3 giugno. È stata convocata per venerdì prossimo e avrà un unico punto all’ordine del giorno: il nuovo Piano dei rifiuti regionale. La decisione arriva dopo almeno 5 ore di discussione serrata e a tratti anche fuori dalle righe, con l’assessore all’Ambiente Franco Pugliano che minaccia di dimettersi in caso di mancata approvazione del nuovo Piano. «Il sistema di raccolta rischia di bloccarsi già da stasera. Non posso sopportare che il caos rifiuti gravi esclusivamente sulle mie spalle», esordisce il membro della giunta, che mette subito con le spalle al muro l’assemblea e la stessa maggioranza di centrodestra, orientata a inviare il testo in commissione Bilancio per poi rimandare l’approvazione alla seduta del 4 agosto. Niente da fare, Pugliano non molla. A lui si unisce anche Rosario Mirabelli (Ncd), che chiede con forza e a più riprese l’inserimento della proposta. Sulla stessa linea anche Giuseppe Caputo che, di fronte alle resistenze dell’Aula, sbotta: «È una vergogna, la regione rischia di essere travolta dai rifiuti e questo Consiglio si fa scivolare tutto addosso. Nemmeno nel Comune più scalcinato d’Italia avviene quello che succede qui». Sandro Principe e Demetrio Naccari Carlizzi (Pd) attribuiscono invece la responsabilità della situazione d’emergenza del settore al centrodestra, mentre Piero Giamborino, loro compagno di partito, è invece su posizioni del tutto diverse e insiste per l’ok alla proposta di Pugliano: «La Calabria non potrebbe sopportare oltre questa emergenza».
«Stiamo discutendo di questo problema solo stasera, la maggioranza se ne è ricordata solo ora», commenta sarcastico Pasquale Tripodi. Seguono lunghe trattative, nervosismi bipartisan e diverse riunioni last minute dei vari capigruppo. Alla fine il responso: un Consiglio ad hoc, che andrà ad aggiungersi a quello già in programma per il 4 agosto (dedicato alla legge elettorale) e a un altro che potrebbe essere convocato prima di settembre, per una possibile modifica dell’ultimo assestamento di bilancio attraverso la ripartizione delle eventuali premialità in campo sanitario.

 

LA RIUNIONE AGOSTANA
Il successivo Consiglio del 4 agosto sarà invece chiamato ad approvare le modifiche alla nuova legge elettorale di recente impugnata dal governo, che ritiene illegittima la soglia di sbarramento al 15% per le coalizioni. Durante la seduta verranno apportate anche delle correzioni alla norma sulle primarie per legge, così come richiesto dal Pd. Possibile inoltre l’inserimento di nuovi provvedimenti per affrontare la situazione della Fondazione Campanella e il tema delle nuove autorizzazioni sanitarie della Regione.

 

LA NUOVA URBANISTICA

Via libera alla nuova legge urbanistica della regione. La norma modifica la precedente del 2002 e provvede a eliminare i rischi connessi alla decadenza, arrivata il 19 giugno scorso, dei vari piani regolatori regionali che – come riferito dall’assessore Alfonso Dattolo – avrebbe lasciato i territori comunali senza pianificazione urbanistica, «con il conseguente insorgere di problematiche in tema di tassazione immobiliare e di gestione territoriale».

Pietro Bellantoni

p.bellantoni@corrierecal.it

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