Antimafia, audizione straordinaria per De Raho
La commissione parlamentare Antimafia vuole vederci chiaro su quanto sta avvenendo in provincia di Reggio Calabria. Per il 30 luglio, infatti, l’organismo ha convocato per un’audizione straordinaria…

La commissione parlamentare Antimafia vuole vederci chiaro su quanto sta avvenendo in provincia di Reggio Calabria. Per il 30 luglio, infatti, l’organismo ha convocato per un’audizione straordinaria il procuratore di Reggio, Federico Cafiero De Raho. I motivi sono facilmente intuibili. Il piano per colpire il giornalista Michele Albanese è solo l’ultimo inquietante segnale. In questi mesi la Dda reggina ha acceso i riflettori sulle ingerenze delle cosche nei riti religiosi delle comunità. Gli “inchini” a Oppido, Scido e San Procopio sono episodi su cui gli inquirenti stanno effettuando le necessarie verifiche, ma rappresentano comunque quanto possa essere profonda l’infiltrazione delle ‘ndrine nella vita dei paesi calabresi. E l’operazione “Rifiuti 2 spa” ne sarebbe l’ulteriore conferma. La convocazione a Roma del procuratore De Raho è anche il segnale che da Roma la realtà calabrese viene tenuta sotto stretta osservazione. Appena pochi mesi fa, alla fine di aprile, la commissione Antimafia era scesa, per la seconda volta, a Reggio Calabria. Alla fine di quell’incontro De Raho aveva sottolineato l’importanza di quella visita in riva allo Stretto: «Reggio è uno snodo fondamentale, soprattutto perché la ‘ndrangheta ha preso il monopolio delle attività criminose più produttive, che finiscono per influire anche sull’economia e per condizionare la politica locale. Credo che la commissione abbia il polso esatto di quella che è la situazione di Reggio e il suo ritorno qui significa che c’è quell’attenzione che Reggio merita, ma è anche un segnale per tutte quelle persone perbene che credono nelle istituzioni e soprattutto in uno Stato che riesce a recuperare».