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Il mistero del dg "sparito"

Ricordate il mitico ispettore Rock? È un cult nella storia del “Carosello” Rai: praticamente in tre minuti scopriva il responsabile del delitto. Ogni volta, però, finiva con l’essere ugualmente redar…

Pubblicato il: 02/08/2014 – 10:29
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Il mistero del dg "sparito"

Ricordate il mitico ispettore Rock? È un cult nella storia del “Carosello” Rai: praticamente in tre minuti scopriva il responsabile del delitto. Ogni volta, però, finiva con l’essere ugualmente redarguito: «Ispettore, anche lei ha commesso un errore». Non usava la brillantina Linetti e quindi non “arrestava” la caduta dei capelli.
Ecco, gli ispettori del Mef che hanno siglato una relazione con la quale si parla di rischio default per il bilancio della Regione Calabria hanno commesso più di un errore. Uno in particolare: hanno saltato dall’elenco uno dei direttori generali e, guarda coincidenza, proprio “quello” che sta al vertice del dipartimento Organizzazione e personale, vale a dire quello che ha fornito le carte agli ispettori. Sulla scorta di quelle carte, dalla verifica ispettiva disposta dal Mef sul personale della giunta e del consiglio regionale sono emerse molte criticità.
Sono state esaminate nel dettaglio tutte le posizioni dei dirigenti e dei direttori generali in servizio presso i dipartimenti ed hanno rilevato sproporzioni nelle somme elargite, nelle modalità di reclutamento ed in qualche caso anche nei titoli richiesti. In particolare puntano il dito sulle nomine fatte “intuito personae” chiamando dirigenti fuori dai ruoli regionali e questo è il caso proprio del direttore generale del Personale, avvocato Umberto Nucara, vale a dire della persona che ha fornito agli ispettori le carte da visionare. Ma nella puntigliosa relazione ispettiva non si fa menzione mai, alcun riferimento al dirigente del dipartimento organizzazione e personale avvocato Umberto Nucara.
Il Nucara, forte dell’esperienza maturata a palazzo San Giorgio nella gestione impeccabile del personale a lui affidato negli anni che hanno portato il Comune di Reggio Calabria a quella “contiguità con la ‘ndrangheta” che ne ha provocato lo scioglimento per motivi di ordine pubblico, ha trasferito il modello di buona pratica amministrativa al citato dipartimento regionale che vanta il primato di stare sul podio per atti e delibere impugnate dinanzi all’autorità giudiziaria anche penale.
Sarà questo, sarà un inciampo nel trasferimento delle carte dal suo ufficio a quello degli ispettori del Mef, o forse sarà per la sua “alta professionalità”, qualifica per la quale percepisce una ulteriore lauta indennità, resta il fatto che il direttore generale Nucara diventa una entità sovrannaturale per non dire astratta sicché pur volendolo ricercare tra le decine di nomi citati e additati nella relazione, toh non compare!
Anche su questa singolare sparizione sembra intenzionata a fare chiarezza l’indagine del pubblico ministero Gerardo Dominijanni nell’ambito dell’inchiesta che già vede indagata l’intera giunta Scopelliti nella composizione che approvò nomine e contratti per la nuova dirigenza regionale. Al registro degli indagati sono finiti, con Scopelliti, la sua vice Antonella Stasi (ora presidente facente funzioni) e gli assessori Pino Gentile, Mimmo Tallini, Francescantonio Stillitani, Giacomo Mancini, Piero Aiello, Antonio Stefano Caridi, Mario Caligiuri, Francesco Pugliano, Michele Trematerra e Fabrizio Capua.

pa. po.

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