L’uomo delle riforme scansa le vacanze per dedicarsi ai compiti della “sua” Commissione. Si porta a casa il lavoro e punta a modernizzare la lotta alle mafie. E poi non ci sta ad essere indicato, «anche se so bene che spesso questo viene fatto in assoluta malafede, come un crudele nazista che vuole spogliare di garanzie chi sta in carcere. È esattamente il contrario: dobbiamo puntare a un carcere umano per tutti e con tutti». Il magistrato Nicola Gratteri racconta al Corriere della Calabria il suo impegno, che lo mantiene in stretto contatto con Matteo Renzi. Smonta le accuse di chi lo ritiene un presenzialista («semplicemente non ritengo corretto dire no a chi chiede di discutere con me delle cose di cui mi occupo da trent’anni per via del mio lavoro»). E si toglie qualche sassolino dalle scarpe: «Non trascuro le mie indagini e non ho fascicoli pendenti. Forse è per questo che finisco spesso nel mirino di chi cerca la mia delegittimazione».
Il servizio di copertina, “La sfida”, del direttore del Corriere della Calabria Paolo Pollichieni, è sul numero del settimanale in edicola fino al 28 agosto.
x
x