Pezzi attacca Tallini: «Non ha fatto niente per la Campanella»
LAMEZIA TERME Nuova puntata della guerra tra l’assessore regionale Mimmo Tallini e il sub-commissario alla Sanità Luciano Pezzi. Ed è proprio il delegato del governo a rispondere alle nuove accuse de…

LAMEZIA TERME Nuova puntata della guerra tra l’assessore regionale Mimmo Tallini e il sub-commissario alla Sanità Luciano Pezzi. Ed è proprio il delegato del governo a rispondere alle nuove accuse del politico catanzarese. È la gestione del sistema sanitario il tema che Pezzi vuole principalmente affrontare: «Devo ricordare al Tallini che le istituzioni camminano sulle gambe delle persone e se le persone non camminano o se qualcuno pensa di dirigere le Aziende sanitarie andando a lavorare uno o due giorni a settimana, lasciando, di fatto, le aziende senza guida, la responsabilità è di chi lo ha nominato e di chi ha consentito che tale situazione permanesse. Senza fare di tutte le erbe un fascio, perché per fortuna dei calabresi non sono mancati e non mancano nella regione manager sanitari e dirigenti di grande valore, devo ricordare a Tallini che le nomine non le ha certamente fatte il sottoscritto bensì altri. Relativamente a una istanza di accesso agli atti, formulata dall’assessore de quo nel settembre del 2011, periodo nel quale si preoccupava amorevolmente dei budget di alcune case di cura private, istanza nella quale veniva chiesta la copia di tutti i contratti di assistenza ospedaliera stipulati con gli erogatori privati accreditati negli anni 2010 e 2011, devo precisare che l’istanza è stata rigettata in quanto non sussistevano i presupposti per l’accoglimento da parte della struttura commissariale. In ciò non vi è nulla di strano, a meno che nel “tallinipensiero” questo costituisca un atto di lesa maestà».
Per quanto riguarda la questione relativa alla Fondazione Campanella, «per la sua gravità – continua Pezzi –, non può essere liquidata in due battute in un comunicato stampa. Mi riservo quindi di valutare l’opportunità di organizzare una conferenza stampa per chiarire ciò che ho fatto io e ciò che hanno fatto gli altri. Nelle more Tallini ci potrebbe dire cosa ha fatto lui personalmente per la Campanella oltre a recarsi, insieme a molti altri, al capezzale della Fondazione senza metterci però né un’idea né tampoco un euro. La solidarietà in un periodo preelettorale è “pelosa”. Quanto ai suggerimenti che io avrei dovuto dare alla giunta in relazione alla nomina dei direttori generali, non posso che ricordare che tra i miei compiti non vi è quello di fornire consulenze ad un organo che tra l’altro non ha certamente bisogno di me, avendo a disposizione schiere di dirigenti e consulenti di cui, stando a notizie stampa, si sarebbe occupato nella sua relazione l’ispettore Mosella della Ragioneria generale dello Stato. Da ultimo, il “tormentone dell’estate”: l’asse Pezzi-Naccari Carlizzi. Qui bisognerebbe ricordare all’esimio assessore Tallini, il quale oltre a essere deboluccio, per sua stessa ammissione, in diritto, appare anche deboluccio in matematica, che i teoremi prima si enunciano e poi si dimostrano. E che se non c’è dimostrazione il teorema è semplicemente un “flatus vocis”».