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Gli ospedali e l'abusivismo istituzionale

Qualcuno dovrebbe informare quelli del Partito democratico, magari a cominciare da Mario Oliverio e Gianluca Callipo, per passare poi a Sandro Principe e a Ernesto Magorno, che mentre sono impegnati…

Pubblicato il: 10/09/2014 – 13:50
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Gli ospedali e l'abusivismo istituzionale

Qualcuno dovrebbe informare quelli del Partito democratico, magari a cominciare da Mario Oliverio e Gianluca Callipo, per passare poi a Sandro Principe e a Ernesto Magorno, che mentre sono impegnati a farsi la guerra tra loro un abusivo occupa ancora i piani alti di Palazzo Alemanni. Magari sarebbe anche il caso di sollecitare l’ex governatore Agazio Loiero a spiegare bene le ragioni per le quali i quattro ospedali che dovevano rilanciare l’immagine della sanità calabrese non sono stati realizzati e non si sa ancora se e quanto lo saranno. A Loiero, infatti, va dato atto che aveva visto giusto quando aveva accettato di tenere estranea la Regione Calabria da quegli appalti, affidando tutto al dipartimento della Protezione civile. Si avevano in cambio tempi certi e trasparenza. Oggi, invece, di sicuro abbiamo soltanto che i “soliti” noti cavalieri del lavoro avranno un vantaggio economico non indifferente. Analogo vantaggio economico (allo stato non quantizzato) lo avrà Infrastrutture Lombarde (trattasi della società in house della regione Lombardia decapitata dagli arresti per le tangenti legate ad Expo). Nessun vantaggio, anzi nuovi danni, invece, per i calabresi che restano alle prese con le solite incompiute e con le solite promesse inaugurali (ricordiamo male o è andata così anche per la Cittadella della Regione Calabria?). Un lampo di chiarezza lo regala in conferenza stampa l’assessore ai Lavori pubblici Pino Gentile, che avverte del rischio di avere un ospedale nella Sibaritide isolato dal resto del mondo, visto che mancano soldi e progetti per un suo collegamento infrastrutturale. Ma è giusto un lampo perché poi a tenere banco è l’abusivo di Palazzo Alemanni: lui tiene la conferenza stampa; lui viene interpellato dalla sempre più terremotata Rai calabrese; lui dà i voti al governo e, sempre lui si occupa di declassificare la ministra Lorenzin: cosa sarà mai successo in questa estate per passare dalla «sanità calabrese stupefacente» a quella che oggi «rischia il default»? Sapevamo che l’abusivismo è una delle piaghe endemiche della Calabria, ma francamente pensavamo che dopo quello ambientale, quello urbanistico, e quello commerciale non ci si spingesse fino ad ostentare, con arroganza e disprezzo della legge, anche l’abusivismo istituzionale. Invece anche questo capita e non solo per via della “giunta imbullonata” ma anche per il permanere di un abusivo che ha deciso di attendere il processo d’appello non a casa sua ma nelle comode stanze di Palazzo Alemanni. Una forma di abusivismo così insolente che anche un giornale solitamente pacato, come la Gazzetta del Sud, ha deciso di sottolinearlo nelle sue cronache. Chissà se se ne accorgeranno anche il “terremotato” Tg3 Calabria e i masochisti del Partito democratico?

P.S. A margine della vicenda ospedali, non sarebbe male se qualcuno provvedesse anche ad informare il più catanzarese dei catanzaresi, alias l’assessore regionale Mimmo Tallini, che in conferenza stampa è stata data notizia che si sono ristretti i nuovi ospedali: non sono più quattro ma tre. Viene meno proprio quello di Catanzaro.

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