CATANZARO «Sul caso dei dirigenti della Regione nominati in violazione di legge e pagati illegittimamente insieme ad altri dipendenti regionali per oltre 15 milioni di euro, la deputata M5S Dalila Nesci ha presentato un’interrogazione ai ministri dell’Economia e della Giustizia».
È quanto si afferma in un comunicato diffuso dalla stessa parlamentare.
«La parlamentare ha inviato pure un esposto – si aggiunge – a Procura e Corte dei conti e diffidato con lettera la Giunta regionale, cui ha chiesto la revoca degli incarichi in questione e l’immediato recupero dei soldi pubblici sottratti ai calabresi».
Ai ministri dell’Economia e della Giustizia la parlamentare Cinque Stelle ha chiesto «quali iniziative urgenti intendano adottare per assicurare il ripristino della regolarità nei conti pubblici e dunque nelle casse della Regione Calabria», mentre alla Procura e alla Corte dei conti la deputata M5S ha chiesto «interventi, nell’ambito delle loro competenze, utili alla cessazione degli emolumenti illegittimi» e di «verificare le responsabilità dell’amministrazione regionale che, nonostante i gravi elementi riscontrati di recente dalla Ragioneria generale dello Stato, non ha ancora ritenuto di revocare gli incarichi assegnati in violazione di legge». «Gli Scopelliti’s – afferma Nesci in una dichiarazione – devono risposte alla magistratura sulle nomine abusive nella sanità, ma non possono dimenticare gli oltre 15 milioni da recuperare per i dirigenti illegittimi, incaricati pure dal centrosinistra di Agazio Loiero. C’è stato un “mangia mangia” spaventoso. Per esempio, il dirigente Franco Zoccali, amico di Scopelliti, deve restituire oltre 700 mila euro. È il fallimento di un’intera classe politica calabrese», ha concluso.
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