COSENZA Un’opera essenziale per conoscere nei dettagli la complessa materia sanitaria. Uno strumento utile per dipanarsi nella matassa delle normative nel settore. Soprattutto per chi, come medici e dirigenti, devono fare quotidianamente i conti per permettere la corretta funzionalità e l’organizzazione di una struttura sanitaria. Il libro “Diritto sanitario” di Nicola Gasparro – docente di diritto all’università Tor Vergata di Roma – edito dal Sole 24 ore avrebbe tutti i requisiti per annoverarsi tra i testi di cui un cultore della materia non potrebbe fare a meno. Peccato però che questo volume – acquistabile alla non modica cifra di 69 euro – ha una pecca originale: è un plagio. O almeno ampie parti di questo testo sono state letteralmente copiate da un altro testo con il medesimo titolo: Diritto sanitario, appunto. Un volume scritto però precedentemente da un altro docente di diritto – Ettore Jorio dell’Università della Calabria – e pubblicato dalla Giuffrè. A stabilire che l’opera è un plagio è stata una sentenza del tribunale ordinario di Milano che ha condannato il professore “copione” – tra l’altro originario di Castrovillari – a risarcire – in solido con Il Sole 24 ore – il docente dell’Unical. Complessivamente Gasparro dovrà sborsare 20mila euro per la sua operazione di “copia e incolla” oltre a circa 8.500 euro per spese e onorari maturati dal legale del docente calabrese per promuovere l’azione giudiziaria nei confronti del suo collega. Senza contare l’inibizione sentenziata dai giudici nei confronti dell’autore “copione” e della casa editrice a riprodurre e a vendere ulteriormente altre copie del libro e il ritiro dei volumi ancora in circolazione. Secondo i magistrati meneghini, alcune parti del libro originario sarebbero state «pedissequamente riportate, con le stesse parole e le stesse frasi» nel testo incriminato. Tanto da provocare non solo un danno materiale – quantizzato in 5mila euro – ma anche un «danno morale, connesso all’ingiusto utilizzo, senza menzione specifica» del professor Jorio che il tribunale di Milano riconosce come il vero autore “autenticamente” copiato.
Roberto De Santo
r.desanto@corrierecal.it
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