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Annunziata, la rivoluzione di Auteri

COSENZA William Auteri è il direttore generale facente funzioni dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, ma a dispetto della provvisorietà del suo ruolo vuole realizzare una vera rivoluzione all’Annunz…

Pubblicato il: 14/10/2014 – 15:48
Annunziata, la rivoluzione di Auteri

COSENZA William Auteri è il direttore generale facente funzioni dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, ma a dispetto della provvisorietà del suo ruolo vuole realizzare una vera rivoluzione all’Annunziata. Si tratta probabilmente della prima volta in cui il direttore dell’azienda sanitaria più importante della Provincia è anche un medico dello stesso ospedale di Cosenza e in teoria questo potrebbe trasformarsi in un’opportunità, perché Auteri è primario del reparto di neuroradiologia e dunque conosce bene le criticità, ma pure le potenzialità che sono dell’Annunziata. Il suo progetto è una specie di rivoluzione copernicana, basata sulla rivisitazione complessiva delle unità operative che si trasformerebbero in aree di intensità di cura.
Si tratta di una diversa visione flessibile della gestione dei posti letto, che verrebbero utilizzati in funzione delle reali necessità dei pazienti, senza tenere conto della rigida separazione di ambiti di cura. In questo modo, assicura Auteri, «non ci saranno più reparti sottoutilizzati e altri in sofferenza, ma una sinergia per aree di competenza omogenee, come per esempio le chirurgie. In conseguenza pure il personale sarà ottimizzato, garantendo una più altra prestazione di cura». Auteri è consapevole che questo suo progetto, che intende realizzare entro non molte settimane, potrebbe trovare la resistenza dei medici, ma conta di superare le divergenze. Del resto la sua piccola rivoluzione non si fermerebbe qui, infatti il direttore facente funzioni ha in mente di migliorare i rapporti di collaborazione con l’azienda sanitaria provinciale e di aprire all’interno dell’ospedale uno spazio destinato ad affrontare i codici bianchi, in modo da alleggerire il carico di lavoro del pronto soccorso.
Auteri, dotato di parecchio ottimismo, ha anche in animo di estendere il programma di telediagnosi fin qui utilizzato per tenere collegati pronto soccorso e reparto di diagnostica per immagini. Si tratta di un sistema che consente ai medici in prima linea che accolgono le emergenze di leggere le immagini di tac e radiografie direttamente sui monitor, senza che sia più necessario il trasferimento materiale dei dati da un reparto all’altro. Questo sistema garantisce rapidità di intervento, ma anche un notevole risparmio in termini di risorse economiche. Ebbene Auteri intende estendere questo sistema a tutte le strutture sanitarie della provincia, in modo tale da permettere ai medici di Cosenza di vedere a valutare gli esiti diagnostici di un paziente ricoverato presso un’altra struttura del territorio.
I tempi per realizzare o comunque avviare questi mutamenti sono abbastanza stretti, anche per via delle tappe che il commissario regionale alla Sanità, Luciano Pezzi, ha consegnato allo stesso Auteri. Il direttore facente funzioni e i suoi collaboratori dovranno entro pochissimi giorni redigere una relazione che indichi le criticità dell’Annunziata e le possibili soluzioni. Intanto l’approccio scelto da Auteri nei confronti dell’ospedale di Cosenza è quello di un medico al capezzale di un malato in codice rosso.

 

Michele Giacomantonio
m.giacomantonio@corrierecal.it

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