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Al via il progetto sulla gestione del rischio sanitario

CATANZARO È stato presentato questa mattina, presso l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, il progetto congiunto tra Umg, Fondazione UMG, Federsanità-Anci, Agenas e Regione Calabria dal titolo: “…

Pubblicato il: 20/10/2014 – 14:18
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Al via il progetto sulla gestione del rischio sanitario

CATANZARO È stato presentato questa mattina, presso l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, il progetto congiunto tra Umg, Fondazione UMG, Federsanità-Anci, Agenas e Regione Calabria dal titolo: “Sviluppo formativo e sperimentazione di un modello per l’autovalutazione, la valutazione esterna ed il miglioramento della sicurezza delle strutture sanitarie della regione Calabria”. Nato sulla scorta di quanto maturato in un esperimento analogo nel Molise, il progetto si propone di ottimizzare le conoscenze degli operatori sanitari di ruolo e precari, offrendo loro una formazione biennale in tema di gestione del rischio sanitario.

A essere coinvolti nel biennio formativo, saranno circa 400 operatori sanitari divisi nelle undici Aziende sanitarie provinciali diffuse sul territorio calabrese, i quali, a loro volta, avranno il compito di formare gli altri colleghi nelle rispettive sedi operative. Conoscere, analizzare e così intervenire sugli aspetti tecnico-organizzativi della macchina sanitaria regionale, è quindi l’area di applicazione del progetto; a curare l’aspetto formativo sarà l’Università Magna Graecia: «Il progetto era nato già qualche anno fa – ha spiegato Arturo Pujia (foto 4806), presidente della Fondazione Umg -, ma aveva purtroppo subito una battuta d’arresto. Grazie all’impegno dell’assessorato al Lavoro della Regione Calabria, però, oggi possiamo dire che finalmente siamo pronti a partire. Grazie a questo protocollo, potremo raggiungere un concreto incremento della qualità degli ospedali calabresi, migliorandone soprattutto gli aspetti organizzativi e le procedure. Ricoprire il ruolo di formatori degli operatori sanitari coinvolti, è per Umg motivo di enorme soddisfazione perché è l’ennesimo riconoscimento della qualità del lavoro che quotidianamente svolgiamo».

Nelle aspettative dei soggetti promotori, la migliore organizzazione, la maggiore formazione del personale e l’ottimizzazione di procedure e risorse, si tradurranno non solo in un risparmio di circa il 10-15% sulle spese sanitarie attuali (dato tale da consentire lo sblocco di alcuni fondi per come richiesto dal Piano di Rientro sanitario), ma anche in un miglioramento dei servizi al cittadino e quindi ad una riduzione della migrazione sanitaria. «Al termine del progetto – ha spiegato Enzo Chilelli (foto 4807), direttore generale di Federsanità-Anci – otterremo una fotografia del rischio sull’intera rete delle strutture ospedaliere pubbliche. Questo porterà all’implementazione di un coordinamento regionale per la gestione del rischio e da qui alla possibilità di costruire un modello di gestione del rischio sanitario che guardi all’intero panorama nazionale».

Il costo stimato per l’intero progetto è di 1,5mln di euro e sarà interamente sostenuto dall’assessorato al Lavoro della Regione Calabria.

Alessandro Tarantino

redazione@corrierecal.it

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