CATANZARO «La storia del parco Romani è l’emblema del funzionamento della politica calabrese, che non guarda in faccia a nessuno e bada esclusivamente a gestire affari privatistici». Lo dichiara il candidato a governatore del M5S Cono Cantelmi. «Nella vicenda – continua l’interessato – abbiamo ravvisato almeno tre scandali: uno ambientale, visto che si è permesso di costruire nel letto di un fiume, uno economico, visto che sono stati stanziati 10 milioni di fondi europei per opere ausiliarie mai ultimate, e una vera e propria truffa a danno degli esercenti, che hanno acquistato spazi commerciali mai consegnati».
«Appare evidente – prosegue Cantelmi – come alcuni politici volessero la struttura, mentre altri poteri forti della città di Catanzaro si siano opposti all’apertura del parco commerciale. Una storia delicata, di cui le uniche vittime accertate sono i 138 piccoli imprenditori, che hanno pagato senza ricevere nulla in cambio. C’è qualcuno – prosegue – che vuole che i calabresi siano schiavi di un sistema governato dalla politica e dalle potenti lobbies. Scardinare questo sistema, è l’unica cosa da fare per risollevare la Calabria e spezzare le catene che la tengono ancorata alla povertà e al voto clientelare».
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