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Intimidazione al pm Arcadi

ROCCELLA JONICA Una corda a forma di cappio è stata lasciata da sconosciuti sul cancello dell’abitazione del sostituto procuratore di Locri, Ezio Arcadi, a Roccella Jonica. È stato lo stesso magistra…

Pubblicato il: 14/11/2014 – 10:34
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Intimidazione al pm Arcadi

ROCCELLA JONICA Una corda a forma di cappio è stata lasciata da sconosciuti sul cancello dell’abitazione del sostituto procuratore di Locri, Ezio Arcadi, a Roccella Jonica. È stato lo stesso magistrato a trovare la corda quando è rientrato nella sua abitazione. L’episodio è stato denunciato ai carabinieri che hanno avviato le indagini. Arcadi è attualmente in servizio alla Procura di Locri ma in passato ha lavorato anche a Reggio e in altre regioni italiane. Numerose sono le inchieste che il pm di Locri, Ezio Arcadi, ha condotto nel corso della sua attivita’ professionale. Molte indagini hanno riguardato anche la criminalità organizzata. Dopo la denuncia presentata dal magistrato i carabinieri hanno sequestrato la corda per cercare elementi utili a identificare gli autori dell’intimidazione. Gli investigatori visioneranno anche i filmati di tutte le telecamere di videosorveglianza poste nella zona dove si trova l’abitazione del magistrato.

Ezio Arcadi è un magistrato di provata esperienza. Proprio alla Procura di Locri ha prestato servizio all’inizio della sua carriera occupandosi (all’epoca non esistevano ancora le procure distrettuali antimafia) delle più complesse e difficili indagini sulla ‘ndrangheta aspromontana. Sue molte inchieste contro l’anonima sequestri diverse delle quali hanno contribuito a disarticolare quell’associazione criminale con sentenze definitive. Successivamente chiese il trasferimento al Tribunale di Rimini dove si occupò dell processo a Muccioli, il fondatore del centro di recupero per tossicodipendenti di San Patrignano. Rientrato a Reggio Calabria come sostituto procuratore generale, era tornato a Locri per reggere quella Procura rimasta sede vacante. Nei mesi scorsi il suo definitivo trasferimento a Locri. Un rientro che evidentemente non garba a qualcuno, almeno questa a caldo è la chiave di lettura che gli inquirenti danno all’inequivocabile messaggio intimidatorio speditogli la scorsa notte. Ezio Arcadi recentemente ha avuto anche una grave perdita familiare: la più giovane dei suoi tre figli, Chiara, è deceduta in un incidente stradale sulla Salerno-Reggio Calabria all’altezza dello svincolo di Altomonte. Delle indagini sul grave episodio intimatorio della scorsa notte si occuperanno i magistrati della Procura di Catanzaro, competenti per mnmateria, ai quali già nelle prossime ore verrà trasmessa una prima informativa.

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