Al via la settimana universitaria
COSENZA “Fondata sulla ricerca, università responsabile del futuro”. È il titolo scelto per la settimana universitaria organizzato dal gruppo Fuci “Francesca Gallo” di Cosenza. L’appuntamento, giunto…

COSENZA “Fondata sulla ricerca, università responsabile del futuro”. È il titolo scelto per la settimana universitaria organizzato dal gruppo Fuci “Francesca Gallo” di Cosenza. L’appuntamento, giunto alla sua settima edizione, verrà inaugurato lunedì 17 novembre alle ore 16 nell’aula “University club” dell’Unical. «La settimana universitaria – si legge in una nota del gruppo Fuci – è sempre stato un momento di apertura e confronto tra i gruppi e le realtà locali, nonché un momento di condivisione culturale aperto a tutti». Fulcro di questa settimana sarà la tavola rotonda aperta al pubblico a cui parteciperanno il dott. Mario Alì direttore generale per l’ internazionalizzazione della ricerca presso il Miur, il prof. Roberto Presilla insegnante di Metodologia dei programmi di ricerca scientifici presso la Pontificia Università Gregoriana, e l’ingegner Salvatore Ielpa ricercatore technest presso l’Unical. «Con questo evento di apertura della settimana universitaria – motivano – la Fuci si vuol interrogare e confrontare sul significato e l’importanza della ricerca, sulla situazione attuale della ricerca in Italia, sulle sue reali potenzialità anche in ambito internazionale, e non ultimo sulle responsabilità che la ricerca ha nello sviluppo completo della persona» «Siamo orgogliosi di ospitare questo evento nel nostro ateneo – spiega la presidente femminile del gruppo Fuci di Cosenza Jessica Ritacco –, trattando un tema non solo di grande importanza per il mondo accademico, ma anche fondamentale per lo sviluppo e per il futuro del nostro Paese». E Davide Spanò, presidente maschile del medesimo gruppo cosentino aggiunge: «L’attenzione che tutti gli studenti, i professori e i partecipanti della tavola rotonda dimostreranno, rappresenterà pertanto un importante segnale di responsabilità e di presa di coscienza per il futuro professionale e non di ciascun giovane, specie in un contesto di crisi economica e dei valori che purtroppo ci troviamo a vivere».