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Niente piazza per Renzi, rischio incidenti

COSENZA Non ci sarà nessun bagno di folla per Matteo Renzi. Il premier domani chiuderà la campagna elettorale di Mario Oliverio e del centrosinistra nell’auditorium “Guarasci” del liceo classico…

Pubblicato il: 20/11/2014 – 11:39
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Niente piazza per Renzi, rischio incidenti

COSENZA Non ci sarà nessun bagno di folla per Matteo Renzi. Il premier domani chiuderà la campagna elettorale di Mario Oliverio e del centrosinistra nell’auditorium “Guarasci” del liceo classico “Telesio” di Cosenza. Alla base della decisione ci sono motivi di ordine pubblico. Troppo grandi i rischi di un appuntamento all’aperto, con una folla che non sarebbe stato esagerato stimare nell’ordine di migliaia di persone. Di qui la decisione presa dai vertici delle forze dell’ordine – ufficializzata dopo aver preso atto che centri sociali, comitati di lotta per la casa e la difesa dell’ambiente, collettivi studenteschi, associazioni che si battono per la dignità dei migranti erano pronti a protestare contro il premier – di spostare in un luogo chiuso la manifestazione. Ogni tentativo di trovare una soluzione alternativa è definitivamente tramontato e a nulla sono valsi i tentativi di Oliverio di provare a far capire l’utilità e i vantaggi di un comizio all’aperto.
D’altra parte la macchina organizzativa del candidato a governatore del centrosinistra era al lavoro da diversi giorni per regalare al premier-segretario un colpo d’occhio di tutto rispetto. Nelle intenzioni di Oliverio e del suo staff c’era quello di allestire il palco sull’isola pedonale di corso Mazzini, nel cuore di Cosenza, così da dare la possibilità di assistere a quanta più gente possibile.
Niente da fare, invece. Chi vorrà ascoltare dal vivo Renzi dovrà sperare nella buona sorte considerato che l’auditorium ha una capienza di 800 posti e i candidati nelle liste del centrosinistra sono 192. Cosenza, insomma, si rivela piazza ostica per i big politici. Solo qualche settimana fa l’ultimo precedente, quando il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, del Nuovo centrodestra, è stato accolto in città dal lancio di uova e da pesanti contestazioni.
La circostanza appena raccontata è utile pure per comprendere la scelta dell’Ncd di accogliere Angelino Alfano in un cinema cittadino e non in una piazza. Il ministro dell’Interno parlerà quasi in contemporanea a Renzi ma anche per lui i contatti con il pubblico saranno ridotti al minimo. L’attenzione del Viminale, in questa direzione, è altissima.
Ma è nel Pd che la scelta di cancellare l’evento in piazza sta creando i maggiori malumori. I militanti pronti a partire dalle altre province saranno costretti a seguire da casa in streaming – a questo proposito si sta pensando di allestire una diretta video – l’appello al voto finale di Renzi e Oliverio. La prova di forza, dunque, può aspettare. Così come è rimandato a data da destinarsi il confronto a distanza tra l’attuale presidente del Consiglio e Silvio Berlusconi. Che nel 2000, in una piazza Fera piena fino all’inverosimile, spianò la strada alla vittoria alle regionali del centrodestra di Giuseppe Chiaravalloti.

Antonio Ricchio

a.ricchio@corrierecal.it

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