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Bronzi, nuova denuncia di Chizzoniti contro Sgarbi

REGGIO CALABRIA È stato inoltrato alla Procura della Repubblica di Milano, dal presidente della Commissione speciale di vigilanza del consiglio regionale della Calabria, Aurelio Chizzoniti, il quar…

Pubblicato il: 22/11/2014 – 14:31
Bronzi, nuova denuncia di Chizzoniti contro Sgarbi

REGGIO CALABRIA È stato inoltrato alla Procura della Repubblica di Milano, dal presidente della Commissione speciale di vigilanza del consiglio regionale della Calabria, Aurelio Chizzoniti, il quarto esposto-querela a seguito delle polemiche che si sono avute circa l’ipotizzato trasferimento dei Bronzi di Riace all’Expo 2015 e dopo che la Commissione insediata dal ministro Franceschini ha considerato intrasportabili le due statue. Lo riferisce un comunicato dell’ufficio stampa del consiglio regionale. «Il presidente Chizzoniti – riporta il comunicato – si sofferma sulle ultime affermazioni del professor Vittorio Sgarbi e al dottor Edmondo Bruti Liberati, procuratore capo del Tribunale di Milano, viene trasmessa un’ampia rassegna stampa, “il cui contenuto – afferma Chizzoniti – conferma il deliberato disegno diffamatorio nei confronti dei cittadini di Reggio Calabria, “hanno rotto i c…”, degli “idioti” della Regione Calabria esteso anche ai componenti della Commissione ministeriale nel cui contesto emerge la strumentale costituzione della stessa e la “disinteressata”… segnalazione del professor Zanardi “nominato da noi che ha votato contro di noi”».

«Ma “noi” chi?», domanda il presidente Chizzoniti. Sulla base di queste ultime esternazioni del critico d’arte e del contenuto dei precedenti esposti, Chizzoniti invita la Procura di Milano «a esplorare il senso dell’affermazione “nominato da noi” che potrebbe racchiudere la pianificazione concertata a tavolino da parte della “Sgarbi corporation” probabilmente ispirata dal quadrumvirato Sgarbi, Franceschini, Ceci e Maroni e volta al trasferimento “a prescindere” da qualsivoglia rischio dei due guerrieri a Milano”».

«Al di là degli esiti giudiziari – sostiene ancora Chizzoniti – sembra incontestabile che il tentativo ignobile di mettere a repentaglio la sicurezza dei due guerrieri e non certo per finalità culturali, è andato definitivamente a vuoto grazie all’ostinazione che i calabresi hanno avuto nel tutelare l’integrità di due capolavori dell’umanità che i turisti di Milano o di qualsiasi altra parte del mondo, qualora desiderassero ammirarli, debbono avere l’amabilità di venire a Reggio Calabria».

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