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Tolta la videosorveglianza sotto casa del pm Bruni

Da quasi dieci giorni il sistema di videosorveglianza, posto nei pressi dell’abitazione del pm Pierpaolo Bruni a Crotone, non esiste più. La decisione della prefettura è arrivata una settimana prima…

Pubblicato il: 29/11/2014 – 16:48
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Tolta la videosorveglianza sotto casa del pm Bruni

Da quasi dieci giorni il sistema di videosorveglianza, posto nei pressi dell’abitazione del pm Pierpaolo Bruni a Crotone, non esiste più. La decisione della prefettura è arrivata una settimana prima della notizia – resa nota da un detenuto – della preparazione di un nuovo attentato ai danni del pm della Dda di Catanzaro. 

Le telecamere di sorveglianza erano sotto l’abitazione del magistrato dal 2007. Ma un anno e mezzo fa la prefettura ha abbassato il livello di protezione per Bruni che è passato dal secondo livello (che prevedeva due auto di scorta, tre uomini e un autista) al terzo (un’auto, un uomo di scorta e un autista, a loro si aggiunge a volte un altro uomo). Nell’ambito del depotenziamento della tutela al magistrato è rientrato anche lo smantellamento delle telecamere di sorveglianza, che è avvenuta da poco. Circa dieci giorni fa alcune gru alte quindici metri hanno rimosso il sistema di controllo. Una settimana dopo un detenuto a un funzionario della polizia penitenziaria avrebbe riferito di un attentato in “programma” per Bruni. Ed entra nei dettagli: la superstrada 107 che collega Cosenza a Crotone sarebbe stata scelta quale luogo per compiere un attentato nei confronti del pm antimafia. Il magistrato, che ha coordinato inchieste contro i clan crotonesi, vibonesi e cosentini, è solito percorrere quell’arteria a bordo di una Bmw 320 blindata di colore grigio, protetto solo da un autista e da una guardia del corpo. Oltre a indicare il punto esatto dell’attentato, ovvero una galleria in cui è attivo un circuito di videosorveglianza, il detenuto avrebbe inoltre rivelato che Bruni è pedinato da tempo.

Lo scorso marzo sono state proprio quelle telecamere a ricostruire quanto accaduto alla Panda di proprietà del padre del magistrato. Due persone a bordo di un’altra Panda, nel cuore della notte, sono andati sotto casa del magistrato e hanno messo in moto l’automobile del padre del sostituto procuratore. La Panda, usata da quelle persone, è stata poi trovata bruciata in una campagna di Crotone. Tutto ciò è stato possibile ricostruirlo grazie a quelle telecamere. 

Nei giorni scorsi nuovi danneggiamenti si sono verificati nei pressi dell’abitazione di Bruni: è stato distrutto il vetro di un palazzo vicino e un’automobile è stata danneggiata. 

 

m.m.

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