LAMEZIA TERME Vendeva a ignari acquirenti crociere e viaggi vacanza “fantasma”. Le truffe contestate ammontano ad un importo globale di circa 50.000 euro e le vittime accertate sono finora 37. Protagonista della vicenda la titolare di un’agenzia di viaggi di Lamezia Terme (Cz). L’agenzia è stata sequestrata dagli uomini del gruppo della Guardia di Finanza della città calabrese. La misura cautelare è stata disposta dal gip presso il tribunale lametino, su richiesta della Procura della Repubblica in base a quanto emerso dalle indagini effettuate dai finanzieri.
I reati contestati alla titolare dell’agenzia turistica sottoposta ad indagine sono la truffa continuata ed aggravata. La vicenda è stata portata all’attenzione degli inquirenti nello scorso mese di agosto, quando negli uffici della Guardia di finanza di Lamezia Terme, hanno cominciato a presentarsi, in varie fasi, alcuni clienti dell’agenzia inquisita, lamentando di non essere riusciti a partire per le agognate vacanze, poiché i biglietti acquistati non risultavano validi. I finanzieri hanno subito svolto accertamenti, scoprendo che nella stessa situazione si trovavano numerosi turisti lametini (o aspiranti tali) e tutti quanti erano accomunati dalla circostanza che, dopo aver acquistato e regolarmente pagato nella stessa agenzia, crociere, biglietti aerei e ferroviari e pacchetti vacanze di vario genere, al momento della partenza avevano avuto l’amara sorpresa di scoprire che i titoli di viaggio comprati non davano loro diritto a nessun viaggio. Dalle indagini compiute dai finanzieri è emerso che i malcapitati avevano ricevuto solo documenti falsi e titoli di viaggio inesistenti, che tuttavia permettevano all’indagata di intascare fraudolentemente i corrispettivi ricevuti. La Procura della Repubblica di Lamezia Terme ha quindi chiesto ed ottenuto dal gip il provvedimento cautelare reale, mediante il quale è stata sottoposta a sequestro l’agenzia di viaggi comprensiva di tutti i beni aziendali e pertinenti licenze amministrative, per un valore complessivo di circa 70.000 euro.
Dalle indagini svolte è emerso anche che, per attirare più clienti, le crociere e gli altri viaggi venivano spesso offerti – anche sul web – a prezzi di gran lunga inferiori rispetto a quelli di mercato, permettendo alla titolare di incassare cospicui introiti illeciti. Le cifre della truffa sono comunque destinate a lievitare, in quanto numerose altredenunce stanno pervenendo agi inquirenti anche da altre regioni d’Italia. Rimane ora ai finanzieri il compito di esaminare la copiosa massa di documentazione, cartacea e informatica, acquisita nel corso della perquisizione dell’agenzia per contestare alla titolare dell’agenzia di viaggi anche i conseguenti illeciti di carattere amministrativo e fiscale.
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