Puccio: «Oliverio sia alla guida di una legislatura incisiva»
LAMEZIA TERME «Le parole forti e chiare del presidente Mario Oliverio hanno, di fatto, indicato la strada che il nuovo governo regionale intende intraprendere per risollevare le sorti della Cala…

LAMEZIA TERME «Le parole forti e chiare del presidente Mario Oliverio hanno, di fatto, indicato la strada che il nuovo governo regionale intende intraprendere per risollevare le sorti della Calabria. Impegno, trasparenza, moralità e concretezza responsabile sono le linee di orientamento tracciate. È il buon inizio di un percorso che si annuncia, comunque, delicato e complicato a causa delle tante emergenze sociali, ambientali ed economiche che il centrosinistra ha ereditato». Lo afferma, in una nota, il dirigente regionale del Pd Giovanni Puccio.
«È necessario, dunque – prosegue l’interessato – che la legislatura che sta per avviarsi sia davvero incisiva e lavorando in maniera responsabile e fattiva recuperi il prestigio istituzionale perso, nonché la fiducia di tutti i calabresi. È un impegno cui tutte le forze politiche rappresentate non possono sottrarsi, per il rispetto dovuto agli elettori che, a urne chiuse, hanno chiaramente espresso le loro valutazioni. Allo sfascio amministrativo lasciato da Scopelliti e i suoi sodali, dobbiamo annoverare anche i guasti legislativi provocati con l’approvazione, a soli pochi mesi dalle elezioni, di una legge elettorale che in tanti abbiano segnalato come frettolosa e confusionaria e figlia delle faide interne al centrodestra».
«A tal proposito – continua Puccio – mi permetto di evidenziare come sia davvero incomprensibile che Wanda Ferro, principale competitor del neo-eletto presidente, non abbia ancora trovato posto in consiglio regionale. È una circostanza che lascia perplessi sotto diversi punti di vista. In primo luogo perché lede un principio democratico di rappresentanza degli elettori e di un candidato che ha addirittura ricevuto più voti della somma delle liste che la sostenevano. Poi, perché sottrae alla nuova assemblea l’apporto di una personalità politica espressione di una coalizione che ha ricevuto una investitura collegiale e che, nei precedenti ruoli di rappresentanza istituzionale ricoperti, ha dimostrato competenza, capacità di ascolto e proficuo confronto con enti locali e territori. Se ciò non bastasse, esprime una sensibilità di genere della quale il massimo organo istituzionale regionale – conclude – non dovrebbe privarsi».