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Caos rifiuti, Oliverio autorizza le deroghe per gli impianti

CATANZARO Il Natale porta sotto l’albero una nuova emergenza rifiuti in regione. Uno stato di cose che ieri ha costretto il governatore Mario Oliverio a emanare un’ordinanza urgente che stabilisce l’…

Pubblicato il: 24/12/2014 – 15:46
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Caos rifiuti, Oliverio autorizza le deroghe per gli impianti

CATANZARO Il Natale porta sotto l’albero una nuova emergenza rifiuti in regione. Uno stato di cose che ieri ha costretto il governatore Mario Oliverio a emanare un’ordinanza urgente che stabilisce l’aumento del 50% della capacità di conferimento di tutti gli impianti pubblici calabresi. Il provvedimento è immediatamente esecutivo e rimarrà in vigore fino al prossimo 13 maggio. Oliverio ha deciso di autorizzare il trattamento in deroga in seguito a una comunicazione del dipartimento Ambiente, che il 16 dicembre ha sollecitato la proroga di altri sei mesi della precedente ordinanza, emanata il 13 novembre dalla presidente “facente funzioni” Antonella Stasi. Un atto che sarebbe scaduto il 28 dicembre. E così il governatore ha deciso di fare in fretta e di dare il suo placet a un’operazione che, di fatto, prolunga la gestione straordinaria di un settore in preda al caos. Gli impianti, in attesa della cosiddetta Autorizzazione integrale ambientale (Aia), accresceranno la loro capacità di trattamento fino al 50% del valore nominale, con la diminuzione dei tempi di maturazione della Fos (frazione organica stabile) e con la produzione di rifiuti e simili “non compostati”.
L’ordinanza autorizza inoltre gli impianti di Catanzaro e Lamezia Terme alla ricezione di rifiuti speciali e pericolosi. Novità anche per la struttura di Sambatello a Reggio. Qui il governatore ha infatti disposto l’avvio del recupero dei rifiuti non pericolosi (di natura legnosa) e lo smaltimento dei fanghi. Ma in questo caso, viste le carenze dell’impianto, la prudenza è obbligatoria. Per questo è stata mobilitata anche l’Arpacal, che avrà il compito di comunicare «ogni eventuale allerta meteo» al gestore, che – in caso di necessità – potrà anche interrompere le lavorazioni al fine di scongiurare «nefaste conseguenze». Il rischio è che le forti piogge possano provocare smottamenti o frane sul versante della collina che costeggia la struttura.
Il “decreto” firmato da Oliverio rinnova anche l’intesa con i privati, i cui impianti – in attesa dell’avvio del trasporto transfrontaliero – «sono dichiarati di interesse pubblico». Queste discariche temporanemente “inglobate” dalla Regione si occuperanno dello stoccaggio dei rifiuti indifferenziati e del successivo trattamento di “tritovagliatura” con separazione della frazione secca da quella umida.
Tutti i “soggetti gestori” che producono rifiuti da smaltire per mezzo del trattamento meccanico-biologico dovranno redigere una relazione tecnica dettagliata, nonché eseguire precise disposizioni sui rifiuti in ingresso.
Tutti interventi straordinari per un’emergenza diventata tristemente ordinaria. Per la normalizzazione del sistema, dopo tre lustri di commissariamento e circa un miliardo di euro spesi, bisognerà attendere.

 

Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it

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