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Protesta di Prendocasa all'Aterp di Cosenza

COSENZA È partita stamattina la protesta degli attivisti del comitato Prendocasa che, senza creare problemi di operatività all’azienda, hanno occupato simbolicamente gli uffici della sede dell’Aterp…

Pubblicato il: 19/01/2015 – 11:01
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Protesta di Prendocasa all'Aterp di Cosenza

COSENZA È partita stamattina la protesta degli attivisti del comitato Prendocasa che, senza creare problemi di operatività all’azienda, hanno occupato simbolicamente gli uffici della sede dell’Aterp di Cosenza per chiedere come siano stati spesi i fondi ex Gescal. L’obiettivo dei manifestanti è attirare l’attenzione delle istituzioni sull’emergenza abitativa in atto, per questo è stato esposto uno striscione con la scritta «Una sola grande opera: casa e reddito per tutti». Gli attivisti hanno chiesto un incontro con il presidente della Regione, Mario Oliverio, e hanno sciolto il presidio dopo aver interlocuito con un dirigente dell’Aterp che ha spiegato loro come, al momento, le aziende vivano una fase di stallo dovuta alla transizione tra il vecchio e il nuovo governo regionale.
Ad occuparsi dei fondi ex Gescal (Gestione delle case per i lavoratori) era stato il Corriere della Calabria: si tratta di somme derivanti da ritenute in busta paga ai lavoratori dipendenti che dovevano essere destinate alla realizzazione di alloggi per famiglie svantaggiate, o alla ristrutturazione di edifici già esistenti, o al massimo all’esproprio dei terreni su cui costruire nuove case popolari. Le 5 Aterp calabresi, invece, hanno affrontato con questi finanziamenti una serie di spese che nulla hanno a che vedere con gli scopi cui erano destinate.

 

«OLIVERIO PRENDA POSIZIONE»
«Questa mattina abbiamo occupato gli uffici cosentini dell’Aterp – si legge in una nota del comitato – per avere chiarezza sui fondi ex Gescal e denunciare l’inaccettabile silenzio del nuovo presidente regionale sull’emergenza abitativa. Dei 150 milioni di euro ex Gescal congelati dal 2008, di cui chiedevamo da sempre lo sblocco per intervenire nell’emergenza abitativa, abbiamo appreso dalla stampa che circa una trentina sono finiti nelle spese “ordinarie” e discutibili dell’Aterp. Abbiamo chiesto chiarezza al dirigente presente – aggiungono gli attivisti – che ha stretto le spalle dichiarando il totale blocco dell’ente in attesa delle decisioni politiche. In realtà Oliverio sulla questione ha già detto qualcosa prorogando, come primo atto della sua presidenza, il piano casa regionale che altro non è che la trasposizione territoriale del piano casa di Lupi, per la felicità di costruttori e speculatori. Dunque le premesse sembrerebbero cementificazione e continuità con la scellerata gestione dell’edilizia pubblica già vista. In questi mesi, come comitato, abbiamo aperto un tavolo istituzionale straordinario sulle questione abitativa confrontandoci con la Prefettura, il Comune di Cosenza e le associazioni di categoria che ad oggi è fermo per la totale assenza dalla Regione. Invitiamo il neo presidente – è l’appello dei Prendocasa – a prendere posizione sull’emergenza abitativa magari sostanziando i proclami di discontinuità e destinando le risorse ex Gescal alla risoluzione dell’emergenza abitativa, svincolando l’edilizia pubblica dal malaffare clientelare che l’ha contraddistinta in questi anni. Ritorneremo il 31 gennaio in piazza a Cosenza, in una giornata di mobilitazione nazionale sul diritto alla casa».

s.pel.

 

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