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Regione, i manager accompagnati alla porta

CATANZARO Le lettere sono partite nel pomeriggio di mercoledì e recano in calce la firma di Luigi Bulotta, dirigente generale del dipartimento Controlli della Regione. Oggetto: comunicazione…

Pubblicato il: 21/01/2015 – 18:05
Regione, i manager accompagnati alla porta
CATANZARO Le lettere sono partite nel pomeriggio di mercoledì e recano in calce la firma di Luigi Bulotta, dirigente generale del dipartimento Controlli della Regione. Oggetto: comunicazione di avvio del procedimento ai sensi degli articoli 7 e seguenti della legge 241/90 relativo alla dichiarazione di decadenza della nomina dei vertici delle fondazioni. I destinatari sono Pasquale Scaramuzzino, Ivano Nasso e Pasqualino Ruberto, rispettivamente collocati al vertice di Fondazione Terina, Calabria Film Commission e Calabria Etica. Secondo quanto previsto dalla legge calabrese 12 del 2005 (più comunemente conosciuta come legge sullo spoils system) è infatti prevista la decadenza automatica delle nomine dei rappresentanti della Regione in enti e organismi esterni effettuate, dalla giunta o dal consiglio regionale, nei nove mesi antecedenti alle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale. Fattispecie nella quale ricadono, appunto, i soggetti prima citati. I manager destinatari della missiva, nominati nell’ultimo scorcio della precedente legislatura, prima del provvedimento formale di presa d’atto della decadenza, potranno produrre documenti e memorie a loro sostegno e per contrastare l’iter avviato su impulso dei vertici di Palazzo Alemanni. Tuttavia la strada appare segnata e su questo il governatore Mario Oliverio non intende concedere sconti. Non è da escludere, quindi, che lo stesso provvedimento possa essere adottato nei confronti dei vertici delle altre strutture collegate o alle dipendenze della Regione.
Secondo la Consulta (la legge approvata nel 2005 fu impugnata dal governo Berlusconi), la decadenza automatica di tali nomine, causata dalla proclamazione del nuovo presidente della Regione, non viola alcun princìpio costituzionale. Insomma, sono giorni di grandi cambiamenti nella burocrazia calabrese. È intenzione del governatore ridurre il numero dei dipartimenti della Regione. Attualmente sono 14, a cui vanno aggiunti l’Avvocatura regionale e l’Autorità di Audit. Oliverio non vorrebbe sforare quota 10 dipartimenti e, anzi, ha chiesto ai suoi di verificare in maniera approfondita se è possibile procedere a ulteriori accorpamenti per aree omogenee.
Non è finita qui perché sul tavolo del presidente della giunta regionale, tra non molto, dovrebbe arrivare la relazione dell’attività ispettiva disposta all’interno di Calabria Etica. Il compito di fare chiarezza su quanto è avvenuto negli ultimi anni all’interno della fondazione in house completamente controllata dalla Regione è stato affidato allo stesso Bulotta e agli altri dg Vincenzo Caserta e Filippo Di Cello. I fari sono in particolare puntati su centinaia di assunzioni a tempo determinato formalizzate in piena campagna elettorale per le regionali. Una procedura anomala che ha portato l’allora presidente facente funzioni della giunta regionale Antonella Stasi ad emanare specifica circolare perché ci si limitasse in tali attività in vista della scadenza elettorale. Ai tre adesso spetterà il compito di stabilire se quanto avvenuto finora all’interno di Calabria Etica ha rispettato i canoni della legalità. 
Antonio Ricchio
a.ricchio@corrierecal.it

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