GIOIA TAURO Un sit-in di sindaci davanti al porto di Gioia Tauro per chiedere l’immediata istituzione della Zona economica speciale (Zes) dell’intera aerea portuale. L’iniziativa, andata in scena questa mattina, ha mobilitato una quarantina di primi cittadini del Reggino, è stata organizzata dal senatore del gruppo Grandi autonomie e libertà che con questo gesto ha sollecitato il governo a procedere ad attivare questo strumento che potrebbe rilanciare non solo questa area della regione. Una scelta legata, almeno stando alle denunce dello stesso esponente politico all’insensibilità dimostrata dalla stesso premier sul tema. Non è una protesta, ma la dimostrazione che la Calabria c’è», afferma Caridi secondo il quale: «L’istituzione della Zes costituirebbe un punto di svolta per il territorio». Il senatore afferma che «abbiamo subito nelle campagne elettorali promesse da ministri e sottosegretari che in Calabria vengono a sponsorizzare la Zes, questo è un atto concreto. Io sono relatore in commissione e questo provvedimento viene continuamente trascurato». «Oggi, insieme ai sindaci – ha sostenuto Caridi –, vogliamo dare un segnale al premier Renzi e a chi governa la Calabria, sentiamo dal governo tutti i giorni slogan come “noi andiamo avanti”, noi senza l’istituzione della Zes, torniamo indietro». Da qui la denuncia: «Il governo – conclude – non può stare in silenzio, non può essere così cieco, adesso aspettiamo fiduciosi una risposta di Renzi, vedremo se perderà anche questa occasione per interessarsi della Calabria».
x
x