Oliverio sposa la protesta dell'Annunziata
COSENZA «Ci troveremo domani alle 9 davanti al vecchio pronto soccorso dell’Annunziata e verso le 10:30 arriveremo al cinema teatro “Italia” per discutere tutti insieme la drammatica situazione dell’…

COSENZA «Ci troveremo domani alle 9 davanti al vecchio pronto soccorso dell’Annunziata e verso le 10:30 arriveremo al cinema teatro “Italia” per discutere tutti insieme la drammatica situazione dell’ospedale di Cosenza». Salvatore De Paola, segretario generale della federazione Cisl medici di Cosenza, spiega quali sono le ragioni dello sciopero dei medici e di tutto il personale del nosocomio bruzio, organizzato per il 26 febbraio. Una mobilitazione contro «le gravi carenze organizzative, strutturali e di organico denunciate da più di un anno». Ma saranno garantiti i servizi essenziali.
«In particolare – spiega De Paola – si svolgeranno regolarmente le attività di emergenza e quelle del pronto soccorso. Ovviamente ne risentiranno le visite ambulatoriali. Quello che bisogna capire è che non si tratta soltanto della grave situazione dell’Annunziata, ma anche di tutta la provincia. Perché se questo è il caso più grave, gli altri non se la passano meglio. Castrovillari, ad esempio, ha subìto la chiusura di Ortopedia e ora pure nel reparto di Ostetricia ci sono seri problemi. Per non parlare di Cetraro, Paola, Corigliano e Rossano. Questa paralisi ha colpito tutte le strutture del Cosentino. Non è soltanto uno sciopero dei medici, perché il vero scippo è stato fatto ai cittadini».
IL SOSTEGNO DI OLIVERIO
«Il profondo malessere e il grave disagio in cui sono costretti gli operatori della sanità giustifica le proteste diffuse e la stessa manifestazione dei camici bianchi dell’ospedale “Annunziata” di Cosenza». Lo afferma, in una nota, il presidente della Regione, Mario Oliverio. Che precisa: «Domani non sarò fisicamente in piazza solo per non apparire strumentale e anche per senso di rispetto della funzione istituzionale che mi hanno affidato i calabresi. Ciò non mi impedisce di esprimere comprensione e condivisione delle ragioni che animano l’iniziativa di tanti medici e operatori sanitari che lavorano in una condizione di rischio quotidiano al fine di garantire il diritto alla cura del cittadino».
I DEMOCRATICI PROSSEGRISTI ACCANTO AI CAMICI BIANCHI
Anche i Democratici progressisti saranno a fianco dei medici ospedalieri costretti da tempo, assieme al personale paramedico, a turni massacranti con ritmi e carichi di lavoro che mettono a rischio la sicurezza delle cure stesse.
«La situazione della sanità calabrese è molto grave – ha detto il capogruppo dei Dp in consiglio regionale Giuseppe Giudiceandrea – ed è per questo che saremo anche noi in corteo per sollecitare al più presto la nomina del nuovo commissario, perché non si continui con la dannosa gestione che si è avuta fino a oggi e che ha portato perfino alla chiusura prefettizia di eccellenze come la Fondazione Campanella gettando ancora di più nello sconforto tanti ammalati di tumore e i loro familiari. Non dimentichiamo che questa situazione già insostenibile per cittadini, porterà alcuni pazienti a cercare le giuste cure fuori dalla Calabria aumentando notevolmente così le spese sanitarie da parte della Regione stessa».
mi. mo.