VIBO VALENTIA «La chiusura della sala operatoria del presidio ospedaliero di Tropea non può lasciare indifferenti. E per questa ragione è stata depositata un’interrogazione al presidente della giunta regionale per interessarla alla vicenda e per ricevere, in merito, risposte chiare». È quanto afferma il consigliere regionale della Casa delle Libertà Giuseppe Mangialavori. «Il responsabile del dipartimento di Chirurgia dell’Asp di Vibo Valentia con atto del 2 febbraio 2015 – sostiene Mangialavori – disponeva la parziale chiusura della sala operatoria per un’asserita carenza di anestesisti. La laconica motivazione suscita perplessità. E, infatti, da tale atto non risulta e non si evince che siano stati operati, con riferimento alla struttura in questione, variazioni in merito alla disponibilità delle unità lavorative impegnate, in modo particolare con riferimento all’impiego e alla presenza degli anestesisti. In ogni caso urge un intervento per superare ogni ostacolo e restituire a tale sala operatoria la sua piena funzionalità. A ciò si aggiunga che per un guasto all’impianto di climatizzazione, il 19 febbraio la sala è stata temporaneamente chiusa del tutto dal direttore sanitario. In sostanza – prosegue il consigliere regionale – è chiaro come la chiusura parziale prima, totale poi della sala operatoria del presidio ospedaliero di Tropea appare priva di adeguato supporto motivazionale e non originata da impedimenti oggettivamente insormontabili. Nel 2014 il reparto di Chirurgia del presidio di Tropea ha effettuato ben 662 interventi di piccola chirurgia. Due, pertanto, i quesiti posti alla giunta. Il primo è se intenda sollecitare tutti i soggetti preposti, affinché siano rimosse sia le cause che hanno originato il blocco parziale, sia quelle che hanno causato la chiusura di tale attività. Il secondo se intenda di conseguenza stimolare l’adozione di tutte le decisioni atte a garantire la costante, piena e regolare funzionalita’ della sala operatoria del Presidio ospedaliero di Tropea».
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