Caso Sarra, indagati tre medici

REGGIO CALABRIA Ci sono anche tre medici indagati nell’inchiesta sull’ex sottosegretario regionale Alberto Sarra, indagato per truffa aggravata e falso. Il politico è finito sotto indagine perché accusato di «essersi procurato un ingiusto profitto, consistente nel diritto alla corresponsione di un assegno vitalizio di quasi 7mila e 500 euro», nonché degli arretrati, attestando che il grave problema cardiaco patito non solo sarebbe stato riconducibile alla propria attività in consiglio regionale, ma gli avrebbe anche causato un’importante invalidità.
Un’affermazione falsa sotto diversi profili per il pm Mauro Tenaglia, che ha iscritto Sarra nel registro degli indagati insieme ai tre medici – Vincenzo Amodeo, Francesca Amodeo e Bruno Logozzo – che lo avrebbero supportato nell’affermare che la sua inabilità derivasse da cause dipendenti dall’esercizio del mandato elettorale. Nel 2012, i tre – Amodeo su nomina dello stesso Sarra, gli altri due indicati dall’ufficio di presidenza del consiglio regionale – sono stati infatti chiamati ad esaminare la richiesta di vitalizio del politico come membri del “Comitato di verifica procedimenti di riconoscimento della causa di servizio e di concessione equo indennizzo per i dipendenti del Consiglio Regionale”. Per la pubblica accusa, i tre medici «con abuso dei poteri e in violazione dei doveri inerenti una pubblica funzione» avrebbero fornito un contributo causale alle false affermazioni fornite da Sarra.

a. c.