COSENZA Si fa sempre più strada il movente passionale nell’accoltellamento di Sergio Sesti, dipendente del Comune di Cosenza. Le attenzioni degli inquirenti sono rivolte nei confronti di una donna con la quale il funzionario del settore Urbanistica avrebbe avuto una relazione sentimentale.
L’ipotesi era già emersa nell’immediatezza della vicenda. Ma, adesso, gli inquirenti avrebbero più di un sospetto nei confronti della donna.
La scorsa settimana Sesti attorno alle nove si sarebbe allontanato dal suo ufficio nella sede di Palazzo dei Bruzi per recarsi nell’abitazione della donna, che risiede in un paesino dell’hinterland cosentino. A quel punto – secondo quanto ricostruito dagli inquirenti – i due avrebbero avuto una discussione che sarebbe poi degenerata e al culmine della quale la donna avrebbe colpito l’uomo con un coltello.
Sarebbe stata lei stessa ad accompagnarlo in ospedale dove poi il dipendente comunale è stato operato al torace. Le sue condizioni non sono mai state in pericolo di vita. Da quel momento, gli agenti della squadra mobile – diretti dal dirigente Giuseppe Zanfini – hanno cominciato a indagare nella vita privata di Sesti, sentendo parenti e conoscenti. La Procura di Cosenza – il fascicolo è in mano al sostituto procuratore Antonio Bruno Tridico – mantiene però uno stretto riserbo sulle indagini, precisando che allo stato non è stato emesso alcun provvedimento nei confronti della donna. Ma è al vaglio degli inquirenti il rapporto tra i due. Anche il capo della Mobile Zanfini non si sbilancia: “Le indagini sono in corso”. Non si escludono sviluppi a breve.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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