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Sanità, Scura sblocca le assunzioni

CATANZARO Quasi quattro ore di confronto: Mario Oliverio e Massimo Scura non si sono limitati ai convenevoli di rito, ma già dal loro primo vis a vis sono entrati nel merito delle questioni pi…

Pubblicato il: 27/03/2015 – 17:25
Sanità, Scura sblocca le assunzioni

CATANZARO Quasi quattro ore di confronto: Mario Oliverio e Massimo Scura non si sono limitati ai convenevoli di rito, ma già dal loro primo vis a vis sono entrati nel merito delle questioni più spinose della sanità calabrese e alla fine della riunione hanno annunciato che «è stato decretato lo sblocco delle assunzioni». È la notizia che si attendeva da tempo: la Calabria può riprendere ad assumere nel settore (si parla di almeno 107 posti a disposizione), quindi via libera agli ingressi nel comparto di medici, infermieri e operatori. Il tutto secondo un «preciso piano che terrà conto delle esigenze di ogni realtà locale e ospedaliera», ha spiegato Scura, aggiungendo che «non si tratterà di un assalto alla diligenza».
Per la verità il dato nuovo è stato annunciato solo in coda alla conferenza stampa, visto che prima il presidente della giunta regionale e il commissario ad acta alla Sanità hanno parlato dei temi affrontati nel lungo incontro (a cui non era presente il sub-commissario Urbani, fatto che è sembrato quantomeno strano).
«Abbiamo definito un percorso collaborativo – ha detto Oliverio – perché tra Regione e commissario non può che esserci questo spirito. Non avevo dubbi che avremmo iniziato a lavorare con questo spirito e così è stato, perché al centro delle nostre preoccupazioni c’è solo il bene della Calabria. Dobbiamo lavorare per ricostruire la fiducia nella sanità calabrese da parte dei cittadini, per tutelare la salute dei calabresi riducendo al minimo fisiologico il ricorso all’emigrazione passiva. Per farlo, dovremo lavorare senza risparmio di energie. Da questo punto di vista, quindi, il primo confronto è stato proficuo e abbiamo passato in rassegna tutto il quadro generale».
Polemiche archiviate, nessuna contrapposizione quindi tra Scura e Oliverio, che lasciano spazio anche a qualche sorriso e allo scambio reciproco di complimenti in merito al clima in cui hanno iniziato a lavorare. Scura ha infatti parlato chiaramente di punti di vista convergenti sulle esigenze da affrontare, sottolineando anche «l’apprezzamento per le proposte che ho avanzato e che tendono a capire direttamente dai cittadini e dagli operatori per comprendere il loro punto di vista sulla situazione delle diverse strutture. Su queste informazioni, quindi, potremo prendere delle decisioni adatte ad attivare un circolo vizioso di miglioramento della qualità dei servizi. Attiveremo quindi una indagine sul grado di soddisfazione dei cittadini e una rilevazione del clima interno degli operatori delle varie strutture. Inoltre, vogliamo – e su questo il presidente ha concordato con entusiasmo – confrontarci con i migliori per capire dove e come intervenire».
Si è parlato anche di Azienda sanitaria regionale, tema su cui era sembrato ci fosse una distanza di vedute tra il governatore e il commissario: «Abbiamo avuto uno scambio con il commissario Scura – ha detto Oliverio – e ho constatato come da parte sua non ci sia alcuna ostilità, ma solo – e lo comprendo benissimo – la necessità di approfondire i dettagli del provvedimento a causa proprio della complessità dell’operazione». Poi, il governatore si leva qualche sassolino dalla scarpa: «Siccome quando abbiamo parlato di assunzioni per superare l’emergenza qualcuno ha parlato di bluff adesso c’è la conferma, da parte del commissario, che il nostro non è stato un bluff. Avevamo preparato una prima tranche di assunzioni per l’emergenza in attesa che si formalizzasse la nomina del commissario».
Dalla necessità di razionalizzare i costi a chiedersi in che situazione versino i conti della sanità regionale il passo è breve. Così, alla domanda specifica, Scura spiega: «Il deficit è abbastanza limitato, qualche decina di milioni. Una cifra che pensiamo di recuperare attraverso economie di scala e l’eliminazione di sacche di inefficienza che il presidente già mi aveva segnalato. L’aspetto economico non è al momento quello più importante. L’aver distinto in due fasi il rientro sul piano economico da quello della qualità dei servizi, ha prodotto il risultato che la cura sarà un po’ più difficile perché si è ridotto il malato in fin di vita, ma diciamo che ormai la fase di rientro economico-finanziaria è quasi al termine. È però necessario attivare l’azione che miri a migliorare la qualità dei servizi».
Tema caldo, vista anche la costante presenza nei pressi degli uffici regionali dei dipendenti, è quello della Fondazione “Campanella”. Un argomento spinoso, che dovrà essere affrontato da diversi aspetti. Il primo è quello dei malati: «Ieri – hanno spiegato Scura e Oliverio – siamo stati informati che la Fondazione non può garantire alcune importanti prestazioni, pertanto sarà attivato immediatamente un piano d’intervento». Un piano che vedrà i malati venire trasferiti all’azienda “Mater Domini” dove, per mantenere inalterati i 35 posti letto, sarà necessario assumere circa un centinaio tra medici, infermieri e operatori socio-sanitari attraverso un concorso pubblico a tempo indeterminato: questo significa che i dipendenti della “Campanella” non avranno una corsia preferenziale, potranno comunque partecipare al concorso. A questi, si aggiungeranno i concorsi per posti a tempo determinato relativi all’assistenza domiciliare oncologia.
Sull’Ente e sulla sua sopravvivenza, invece, la situazione è diversa e a spiegarla è Oliverio: «Confermo la disponibilità già espressa nei giorni scorsi: siamo disposti a costruire soluzioni positive che siano nel piano rispetto delle regole. Al di fuori di questo quadro, non siamo disposti a subire alcun condizionamento. Circa la possibile transazione sul dovuto reclamato dalla “Campanella”: se ci sono atti formalmente assunti, partiremo dagli atti e saremo felicemente disposti a riconoscerli».
Per i dipendenti, invece, Scura ha spiegato: «Per alleviare i disagi, proprio ieri abbiamo disposto il pagamento da parte dell’Asp di Catanzaro di alcune prestazioni già fornite dalla “Campanella” il che permetterà il pagamento di tre mensilità arretrate, mentre per le altre due mensilità erano già state garantite».
Infine, prima dell’incontro a due, Oliverio e Scura hanno sottoscritto i decreti di nomina dei commissari delle Asp provinciali e delle Aziende ospedaliere: da oggi, quindi, anche la loro nomina è operativa.

 

Alessandro Tarantino

a.tarantino@corrierecal.it

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