Bortolotti non risponde agli investigatori
REGGIO CALABRIA Ha trascorso la notte in carcere tranquillo Fausto Bortolotti, l’uomo che ieri a Reggio ha sparato due colpi di pistola in aria davanti il teatro in cui era in corso il congresso di M…

REGGIO CALABRIA Ha trascorso la notte in carcere tranquillo Fausto Bortolotti, l’uomo che ieri a Reggio ha sparato due colpi di pistola in aria davanti il teatro in cui era in corso il congresso di Magistratura democratica al quale stava partecipando il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri per spari in luogo pubblico e detenzione e porto illegale d’arma e munizioni. Dopo gli accertamenti Bortolotti è stato portato nel carcere di Reggio. Domani dovrebbe svolgersi l’udienza di convalida dell’arresto. Bortolotti, residente a Ventimiglia (Imperia) ha raggiunto Reggio a bordo di una Suzuki rossa.
Ieri pomeriggio, sempre a bordo dell’automobile – dove sono state rinvenute anche una pistola giocattolo, la carta di numerose caramelle e preservativi – si è avvicinato al teatro Cilea, dove era in corso il congresso di Md, e ha sparato i due colpi di pistola calibro 7,65. Il personale di scorta al ministro lo ha bloccato e successivamente è stato arrestato dai carabinieri. Il movente del gesto, secondo quanto emerso subito dopo l’episodio, sarebbe riconducibile a risentimenti nutriti dall’uomo contro la giustizia. Secondo gli inquirenti al momento dell’episodio Bortolotti non era ubriaco, ma in uno stato di alterazione mentale. Subito dopo l’arresto, infatti, l’uomo è stato sottoposto all’alcol test e gli esiti sono stati negativi. Attualmente si rifiuta di rispondere alle domande degli investigatori.
La pistola usata, inoltre, ha numero di matricola ma risulta decaduta dal registro nazionale delle armi. Si tratta di una Beretta calibro 9 modello 34, che è stata trovata con quattro colpi nel caricatore mentre altri due sono stati sparati da Bortolotti. Sull’arma, secondo quanto si è appreso, saranno compiuto accertamenti balistici per la provenienza e verificare se è stata utilizzata per compiere altri reati.
La pistola, è stato evidenziato dagli inquirenti, è un modello vecchio e per questo motivo risulta decaduta dal registro nazionale delle armi. I carabinieri stanno compiendo accertamenti anche per ricostruire tutti gli spostamenti di Bortolotti. In particolare gli investigatori stanno verificando quando l’uomo è giunto a Reggio Calabria e il percorso fatto da Ventimiglia. Le indagini dei carabinieri sono dirette dal Procuratore della Repubblica, Federico Cafiero de Raho, e dall’aggiunto Gaetano Paci.
«Il gesto isolato di una persona sola in difficoltà». Così il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Gaetano Paci, ha commentato quanto accaduto ieri pomeriggio. Gli inquirenti, poi, hanno anche rivisto le immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza di un esercizio commerciale, e sono convinti, proprio dopo avere rivisto le immagini, che l’uomo non avesse alcuna intenzione di far male a qualcuno. Un gesto quindi solo dimostrativo, è ormai acclarato che Bortolotti ha sparato in aria senza voler colpire nessuno. L’uomo ha una sorella ricoverata in un ospedale psichiatrico, e al momento dell’arresto ha farfugliato di avere debiti. Poi si è chiuso nel mutismo, senza motivare quanto accaduto.
L’uomo sarebbe giunto a Reggio Calabria quasi per caso, e si sarebbe fermato in punta allo Stivale proprio per l’impossibilità fisica di proseguire oltre. E secondo gli inquirenti non è detto che l’uomo sapesse che nel Teatro si stesse celebrando il congresso di Md, nè che sapesse che c’era il ministro della Giustizia, ma forse semplicemente ha visto lo spiegamento di forze dell’ordine e avrebbe deciso in maniera estemporanea di mettere in atto il gesto “dimostrativo”. A ogni modo su tutti questi aspetti proseguono le indagini della Procura, che ha disposto la misura cautelare del carcere per l’uomo, indagato per detenzione e porto abusivo di arma da fuoco, spari in luogo pubblico e ricettazione dell’arma. Domani dovrebbe tenersi l’udienza di convalida.