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Dite a Mario che esiste la Film commission

Dite a Franco Iacucci di informare il capo di gabinetto Gaetano Pignanelli perchè provveda ad aggiornare il presidente Mario Oliverio sull’esistenza della Calabria film commission. Allo stato, tale…

Pubblicato il: 31/03/2015 – 8:46
Dite a Mario che esiste la Film commission

Dite a Franco Iacucci di informare il capo di gabinetto Gaetano Pignanelli perchè provveda ad aggiornare il presidente Mario Oliverio sull’esistenza della Calabria film commission. Allo stato, tale società in house è commissariata, dopo essere stata affidata alle cure, si fa per dire, di Ivano Nasso, che alla cinematografia ci sta come Oliverio alla brillantina, Pignanelli o Iacucci all’astrofisica.
Non che chi ha preceduto Nasso si sia rivelato migliore ma con lui, nominato dalla giunta Stasi in pieno regime di “prorogatio” nel luglio scorso, abbiamo toccato abissi che neanche la Fossa delle Marianne. Quando ancora in Calabria c’era la sinistra, vale a dire fino al novembre dello scorso anno, fu l’ex consigliere regionale Mimmo Talarico a occuparsi di quella nomina che fece gridare allo scandalo. E propose anche un’interrogazione alla quale nessuno rispose: «In un clima da basso impero – scriveva Talarico (quello buono) – mentre si attende ancora una parola definitiva sulla data delle elezioni, ciò che resta dello sgangherato governo di centrodestra continua a sfornare nomine di sottogoverno. Ultima in ordine di tempo quella di Ivano Nasso alla presidenza della Fondazione Calabria film commission che, come se non bastasse la tempistica, ha pure dichiarato che col cinema lui non c’entra proprio nulla e che non guarda film ma solo serie tv».

Si chiedeva, e chiedeva, Talarico, «quali sarebbero allora i requisiti esibiti da Nasso per ricevere l’incarico? Sarebbe interessante avere una risposta da parte della giunta. A questo punto, anche per i risvolti ridicoli che la faccenda ha assunto in queste ore – proseguiva Talarico – sarebbe opportuno che tale nomina venisse revocata, demandando al prossimo governo regionale l’incombenza di definire assetti organizzativi e missione della struttura».

Ecco, sarebbe il caso che Iacucci facesse presente a Pignanelli che è bene dire a Oliverio che il «prossimo governo regionale» al quale si affidava Talarico per mettere fine allo scandalo della Film commission è insediato da qualche mese. Colgano l’occasione, Iacucci e Pignanelli, per valutare se mettere a conoscenza il presidente Oliverio anche del fatto che in questi giorni nelle sale cinematografiche è approdato un film stupendo. Opera di Fernando Muraca, giovane regista calabrese emergente del quale sentiremo molto parlare per la sua solarità pari alla sua ostinata preparazione. A parte ci occupiamo ampiamente di questa sua opera (“La Terra dei santi”), qui basti sapere a Oliverio che tale film è stato selezionato dal ministero dei Beni culturali, che lo ha riconosciuto “Film di interesse culturale con contributo economico del ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo — Direzione generale per il cinema”.

Anche la Regione Lazio ha ritenuto quel film un utile investimento e la Puglia Film commission, con entusiasmo ne ha ospitato le riprese fornendolo anche di altro finanziamento della Regione Puglia, nell’ambito di una iniziativa co-finanziata dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). Ovviamente, in cambio il film è stato interamente girate in Puglia e Lazio.

La Calabria non ha bisogno di promozione turistica e di crescita culturale. Almeno così ritiene la Calabria Film commission, che alle richieste del regista e del produttore non ha mai neanche risposto. 

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