Sconfessati (anche) dalla Corte dei conti
Dite a Franco Iacucci di informare il capo di Gabinetto Gaetano Pignanelli perché provveda a ricordare al presidente Mario Oliverio che con una recente deliberazione, depositata in data 21/11/2014, l…

Dite a Franco Iacucci di informare il capo di Gabinetto Gaetano Pignanelli perché provveda a ricordare al presidente Mario Oliverio che con una recente deliberazione, depositata in data 21/11/2014, la Corte dei conti precisa in via preliminare che «le nuove previsioni dettate dall’articolo 6 del decreto legge 90/2014 hanno quale antecedente l’articolo 25 della legge 724/1994 che, al dichiarato fine di garantire la trasparenza e l’imparzialità dell’azione amministrativa, vieta il conferimento al personale delle pubbliche amministrazioni cessato volontariamente dal servizio per l’ottenimento della pensione di anzianità, da parte dell’amministrazione di provenienza o di amministrazioni con le quali lo stesso personale ha avuto rapporti di lavoro o di impiego nei cinque anni precedenti a quello della cessazione dal servizio, di incarichi di consulenza, collaborazione, studio e ricerca».
Non sfuggirà a nessuno, figuriamoci all’attentissimo (ac reverendissimo) Franco Iacucci il fatto che la portata della nuova disposizione è, pertanto, più ampia della stessa “circolare Madia” che impone di evitare che i burocrati mandati a casa escano dalla porta (nel caso di Carpentieri con una paccata di soldi valutata in circa un milione di euro tra buonauscita ed ammennicoli vari) per rientrare dalla finestra che il politicante di turno gli spalanca improvvidamente. Insomma, a buon peso la Corte dei conti deposita una sua direttiva che sembra scritta apposta per dimostrare quanto sia illegittima la nomina del pensionato muratore Giulio Carpentieri a direttore amministrativo degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria. Nel merito, infatti, la Corte dei conti sottolinea come «non è più necessario che l’oggetto del conferimento consista in attività o mansioni già svolte in precedenza, essendo il divieto esteso a qualunque incarico di studio e consulenza. L’ambito di applicazione della disposizione, pertanto, abbraccia, oltre alle prestazioni di lavoro autonomo, anche incarichi dirigenziali e direttivi, nonché le cariche in organi di governo (con esclusione, ovviamente, delle cariche elettive), includendo nel perimetro applicativo qualunque tipologia di incarico dirigenziale (a tempo indeterminato, a tempo determinato, di natura fiduciaria) e direttivo».
Riusciranno i nostri eroi Iacucci e Pignanelli a far leggere un po’ di carte al governatore Mario Oliverio, in modo da evitare che anche in questa circostanza si debba rimarcare quella che Fabrizio De Andrè definiva «la differenza tra idea e azione»? Oppure anche la illegittima nomina dell’ex muratore rientra tra le cambiali firmate in periodo preelettorale? A proposito di cambiali politiche, certo si tratterebbe di spiegare tutto questo anche al capogruppo del Pd in consiglio regionale, quel Seby Romeo che tanta parte pare abbia avuto nella risurrezione dirigenziale dell’ex muratore Carpentieri. Si incarichi di farlo il commissario per l’emergenza sanitaria Massimo Scura, da quando è arrivato non ha fatto molto per farsi notare, adesso ha una prima occasione per far capire con quali regole d’ingaggio è stato spedito in Calabria.