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Ansia da connessione
Una volta, nemmeno troppo tempo fa, quando capitava di andare fuori, lontano, non si era in grado di avere e dare notizie, nemmeno per informare casa. La cabina telefonica? Sì…. ma dai! Il ge…
Pubblicato il: 14/04/2015 – 8:17
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Una volta, nemmeno troppo tempo fa, quando capitava di andare fuori, lontano, non si era in grado di avere e dare notizie, nemmeno per informare casa. La cabina telefonica? Sì…. ma dai! Il gettone? Ma no…!
Niente! Ma la verità è che non si sentiva affatto il bisogno e la necessità di comunicare. Non era nell’ordine delle cose da fare assolutamente. Non lo era per nessuno, se non raramente e per vera necessità.
Oggi invece, la vita è comunicazione; la giornata è stracolma di momenti di comunicazione.
Non ci si parla più, la conversazione è stata uccisa: a casa, al bar, sul treno, fra amici: parlarsi, fare quattro chiacchiere non serve più.
Ma tutti sentiamo il disperato bisogno di comunicare. Agli amici, alla famiglia, al mondo. Un messaggino, una foto, un messaggio vocale, una videochiamata…. tutto per far sapere dove siamo, con chi siamo, cosa facciamo e perchè lo facciamo.
Un tempo il figlio rientrava la sera tardi, o anche il giorno dopo. Quasi mai era possibile rintracciarlo. Ansia e depressione dei genitori, ma poi alla fine il figlio ritornava: solita scenata, poi tutto ricominciava e si ripeteva.
Ora, se capita di uscire da casa senza lo smartphone, ci si sente persi, da star male! E mille domande affollano la mente: come faccio a comunicare? Come dico dove sono? Come informo la moglie, il figlio, l’ufficio che…io ancora esisto?
Domande senza risposta: senza lo smartphone sei un uomo morto!
E c’è di peggio. Quando si va fuori, magari al bar o a casa di amici,
la preoccupazione è sempre la stessa: ci sarà campo? C’è il Wi-Fi?
E al ristorante? Scusa devo leggere un’email….devo rispondere ad un messaggio. E in chiesa? Perfino il prete, prima di andare verso l’altare, si preoccupa di leggere l’ultimo sms e di abbassare la suoneria del cellulare (almeno quella!). Ma anche in a scuola (per la disperazione dei docenti), in ospedale, in automobile: qui la cosa si fa tragica, perchè si muore sempre di più a causa dei telefonini utilizzati mentre si è alla guida!
Siamo tutti dipendenti: è una nuova forma di droga, sono già nate le prime cliniche per la disintossicazione! E non è cosa facile, visto che questa nuova forma di dipendenza colpisce gran parte della popolazione, dai neonati (sì, proprio dai neonati), fino agli ultraottantenni. Senza che nessuno sappia ancora se e quando si possa guarire! Ammesso che sia necessario guarire.
P.s.: avete provato a rimanere a casa senza campo? Magari per un guasto improvviso. Panico totale: è mo cosa ci diciamo a tavola, mentre si mangia?
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