Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 11:20
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 1 minuto
Cambia colore:
 

Scatole cinesi per occultare il patrimonio, chiesto il processo per Vrenna

CATANZARO L’imprenditore Vrenna temeva il sequestro delle sue società. Un timore che lo avrebbe spinto a mettere in atto escamotage in grado di occultare il suo patrimonio. I sostituti procuratori de…

Pubblicato il: 16/04/2015 – 15:45
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Scatole cinesi per occultare il patrimonio, chiesto il processo per Vrenna

CATANZARO L’imprenditore Vrenna temeva il sequestro delle sue società. Un timore che lo avrebbe spinto a mettere in atto escamotage in grado di occultare il suo patrimonio. I sostituti procuratori della Dda di Catanzaro Domenico Guarascio ed Elio Romano hanno chiesto il rinvio a giudizio per l’imprenditore Raffaele Vrenna, sui fratello Giovanni, l’ex magistrato Francesco Tricoli e il commercialista Angelo Berlingieri.
Vrenna, assieme al fratello, era proprietario della “Sovreco spa” e della Mida srl. Società i cui capitali sociali erano “partecipati” da altre sei aziende operative nel settore dei rifiuti, così come era titolare della Mida. Secondo l’accusa, i Vrenna, con l’aiuto di Berlingieri, avrebbero attribuito in modo fittizio le azioni e le quote di Sovreco e Mida ad altre società, per una cifra che supera i cinque milioni di euro.
L’amministrazione dei beni dell’imprenditore condannato per mafia sarebbe stata affidata proprio al procuratore capo della Procura di Crotone, Tricoli, prima di andare in pensione. Un particolare: la segretaria personale del magistrato era la moglie di Raffaele Vrenna.

Argomenti
Categorie collegate

x

x