Finti eredi per intascare la pensione, al via il processo
COSENZA Si sarebbero finti eredi per incassare i contributi statali. Ha preso il via oggi, a Cosenza, un processo che cerca di fare luce su una truffa ai danni dell’Inps. Il giudice in composizi…

COSENZA Si sarebbero finti eredi per incassare i contributi statali. Ha preso il via oggi, a Cosenza, un processo che cerca di fare luce su una truffa ai danni dell’Inps. Il giudice in composizione monocratica, Alfredo Cosenza, ha fissato al primo ottobre l’inizio del dibattimento. Sul banco degli imputati diverse persone del Cosentino che avrebbero truffato i contributi pensionistici e di invalidità statali falsificando – secondo l’accusa – alcuni documenti relativi ai familiari o presunti tali. Sono coinvolti nel procedimento: Luigi Aceto, Emanuela Amoroso, Assunta Paffile, Aldo Borrello, Franco Bria, Maria Pangaro, Mario Cristello, Lucia Loredana Scigliano, Domenico De Marco, Concetta Immacolata De Rose, Caterina Fattorusso, Angelo Melicchio, Francesca Anna Scigliano, Elisa Melicchio, Maria Roberta Melicchio, Valentina Teresa Melicchio, Andrea Ricciolini Mirabelli, Antonio Montone, Daniela Palamara, Ivan Parise, Catia Petrassi.
Per l’accusa, gli imputati con artifici e raggiri consistiti nell’attestare falsamente nella domanda di rate di pensione maturate e non riscosse e nell’allegata dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, presentata nel 2006 alla sede dell’Inps di Castrovillari avrebbero affermato di essere parenti ed eredi di persone defunte. E secondo quanto accertato dal pm Giuseppe Cava, all’epoca titolare del fascicolo, in diversi casi non esisteva alcun vincolo di parentela. In particolare i presunti eredi avrebbero presentato falsi attestati di famiglia e i parenti di persone decedute falsi certificati di invalidità per percepire illecitamente il saldo della pensione maturata e non riscossa. Le cifre incassate illecitamente si aggiravano dai 6mila ai 17mila euro.
Oggi, sono state affrontate le questioni preliminari e l’ammissione delle prove.
mi.mo.