Crotone, l'evoluzione del gioiello dalla Magna Graecia ad oggi

CROTONE Una mostra orafa che ha lo scopo di valorizzare e promuovere il territorio e la sua storia. “L’evoluzione del gioiello della Magna Graecia ai nostri giorni” è il titolo della mostra che verrà inaugurata il prossimo 28 aprile al Museo Archeologico Nazionale di Crotone. Verrà ripercorsa tutta la storia dei gioielli, dai tempi della Magna Graecia ad oggi, in una chiave personalizzata e disegnata dal maestro crotonese Michele Affidato.
«Sono felice di esporre le mie creazioni all’interno di questo Museo – afferma Affidato – e ancor di più lo sono nel raccontare la nostra storia attraverso i miei gioielli. Poter vedere le mie creazioni orafe insieme ai preziosi reperti già presenti nel Museo tra cui lo splendido Diadema Aureo di Hera Lacinia, l’Askos, la Barchetta Nuragica, la Gorgone Alata e tanti altri non capita tutti i giorni».
Un appuntamento aperto anche alle scuole del territorio calabrese per incentivare il turismo scolastico, punto sul quale il Museo crotonese vuole investire.
«Il Museo vuole aprirsi alla città – ha aggiunto Gregorio Aversa, direttore della struttura museale – e soprattutto vuole far capire che questa struttura è un bene patrimoniale di tutti i cittadini. Dobbiamo, attraverso iniziative come queste, far capire l’importanza dell’arte soprattutto partendo dalle nuove generazioni. Ho sposato questa idea soprattutto per l’aspetto sociale e non solo turistico».
Una sinergia tra l’orafo Michele Affidato, il Museo archeologico nazionale di Crotone ed il Consorzio Jobel che prevede inoltre numerosi appuntamenti per tutta la durata della mostra, che si protrarrà fino alla fine di maggio 2015.
«Valorizzare il nostro presente a partire dalla ricchezza del passato è uno dei principali obiettivi della mostra che promuoverà un’immagine positiva della nostra città, la sua storia e le sue tradizioni, tra cui quella orafa, partecipando anche dal 26 al 28 giugno prossimi all’Expo di Milano con la Regione Calabria nello spazio “Dal Sapere al Fare”», ha infine concluso Santo Vazzano, presidente di Jobel.

Maria Dora De Caria