COSENZA Nei giorni scorsi è stata messa a soqquadro la casa al mare della famiglia di Roberta Lanzino. Lo ha riferito oggi nell’aula della Corte d’assise di Cosenza l’avvocato Ornella Nucci nel corso della sua arringa nel processo per la morte della studentessa violentata e uccisa il 26 luglio del 1988. Non è la prima volta che accade. Nel corso del processo la famiglia ha ricevuto una lettera anonima inerente il processo. “In altre occasioni – ha detto il legale – la casa a San Lucido è stata messa a soqquadro. Una volta è stata divelta una finestra. Episodi che riguardano sempre la loro casa pur trovandosi in un complesso in cui ci sono altri 24 appartamenti”. Domani è prevista la sentenza del processo nel quale sono imputati per la morte di Roberta Franco sansone e Luigi Carbone vittima di lupara bianca. Per la sua morte sono imputati franco sansone, il padre Alfredo e il fratello Remo.
mi. mo.
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