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A Soverato la "festa" del pesce azzurro

CATANZARO Si è conclusa la prima tappa del nuovo progetto che la condotta Slow Food Soverato versante Jonico ha messo in campo per realizzare una rete di sinergie tra produttori, cuochi e coproduttor…

Pubblicato il: 10/05/2015 – 14:18
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A Soverato la "festa" del pesce azzurro

CATANZARO Si è conclusa la prima tappa del nuovo progetto che la condotta Slow Food Soverato versante Jonico ha messo in campo per realizzare una rete di sinergie tra produttori, cuochi e coproduttori.
L’obiettivo dichiarato dai componenti, è quello di offrire ai cittadini un patrimonio di conoscenze nel campo enogastronomico e perseguire i concetti del buono, pulito e giusto.
«Con l’azzurro in tavola – fanno sapere dall’associazione – il focus è il pescato del nostro mare, il pesce azzurro, che da un contributo ai temi di “Slow fish”, l’appuntamento biennale sul tema che si svolge a Genova. Con gli interventi dell’esperto gastronomo Domenico Cosentino , della biologa marina Stefania Giglio e del veterinario Raffaele Grillone, la condotta ha realizzato un opuscolo che è stato consegnato ai partecipanti alla cena. Tra i commensali, oltre ai soci erano presenti numerosi ospiti, che hanno avuto modo di apprezzare il progetto e il clima convivialità.
L’opuscolo realizzato con risorse della condotta è stato progettato nella sua veste grafica da Wanda Chiodo, che ha puntato sulla varietà dei pesci, sulle caratteristiche di conservazione a tutela della salute e sulle preparazioni in cucina.
Durante la serata , i commensali hanno partecipato a un quiz per valutare le conoscenze personali sull’argomento del pesce azzurro recependo le nozioni tramesse dagli esperti con le slide e leggendo il materiale cartaceo messo a disposizione tra cui anche il manueletto “Mangiamoli giusti”. Tutte azioni positive che si inquadrano nel messaggio didattico che la cena ha voluto dare alla serata.
Il sottofondo musicale, il suono delle onde, le poesie sul mare hanno contribuito a dare un’ atmosfera piacevole all’incontro.
I piatti del menù  sono stati un’esaltazione delle alici e della spatola interpretate in diverse preparazioni accompagnate dal miele, dalla cipolla di Tropea , da piselli e carciofi, dalla struncatura (un formato di pasta di antica origine con più tipologie di farine). I vini in abbinamento sono stati l’Eukè,  l’Alikia, il Punta alice, il Nerello e l’Unico.
«L’azzurro in tavola – concludono i promotori – è diventato nella sua veste grafica anche un elemento identitario che accompagnerà i prossimi appuntamenti in altri ristoranti. La composizione grafica de l’azzurro in tavola ha dato già origine ad alcuni gagdtes inaugurati in questa prima cena didattica: una sportina in tela che riporta anche la stagionalità dei prodotti della terra e del mare ed un piatto in ceramica realizzato da Francesca Ciliberti. Il piatto è stato consegnato allo chef Benito, in ricordo della serata e sarà riproposto negli incontri con gli altri cuochi che si renderanno disponibili per altre serate di “L ‘azzurro a tavola”.

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