Riceviamo e pubblichiamo
Ho appreso con grande stupore da alcuni organi di stampa che un collaboratore di giustizia avrebbe accostato la mia persona a una richiesta di sostegno elettorale in occasione delle scorse elezioni amministrative del 2010.
Tale notizia mi ha lasciato alquanto stupefatto, atteso che l’episodio riferito risulta assolutamente infondato e mi impone oggi, al fine di allontanare da subito le ombre che sono state ingiustamente e strumentalmente proiettate sulla mia moralità, di respingere con forza e sdegno ogni addebito.
L’assurdità dell’episodio valorizzato dagli organi di stampa risulta di palmare evidenza ove si consideri che alle scorse elezioni, in cui sono stato candidato in seno a una lista civica, ho conseguito unicamente 73 voti di preferenza e, quindi, un consenso limitato alla sola cerchia familiare e agli amici più cari.
Tali preferenze peraltro, per come potrà essere agevolmente verificato mediante la semplice consultazione degli archivi informatici pubblicati sul sito istituzionale del Comune di Lamezia Terme, sono state perlopiù concentrate nelle sezioni appartenenti alla mia zona di residenza o polverizzate nelle diverse sezioni del centro cittadino, con esclusione di quelle sezioni che, almeno in linea teorica e astratta, dovrebbero essere state presumibilmente sottoposte all’influenza del collaboratore di giustizia.
Ma v’è di più, atteso che, al danno che le infondate dichiarazioni del collaborante mi hanno provocato, si aggiunge oggi la beffa di dover evidenziare che in passato, esattamente al contrario da quanto lasciato presumere dagli organi di stampa, sono stato personalmente vittima di episodi estorsivi perpetrati ai danni della mia attività.
In tali occasioni, avendo massimo rispetto della legalità e grande fiducia nella giustizia, ho inteso affidarmi all’autorità giudiziaria.
Sulla scorta di quanto sopra premesso, nel ribadire con forza e sgomento la mia estraneità alle mere illazioni che sono state attribuite alla mia persona, sono oggi costretto a comunicare pubblicamente la mia rinuncia alla candidatura presentata in occasione delle ormai prossime consultazioni elettorali del 31 maggio 2015 e, conseguentemente, a invitare i cittadini ad astenersi dall’esprimere nei miei confronti qualsiasi voto di preferenza.
La mia rinuncia deve essere peraltro interpretata quale gesto di generosità e distensione in una campagna elettorale che deve essere sottratta a ogni elemento di ambiguità e di bieca strumentalizzazione, al fine di favorire quel percorso di legalità e trasparenza intrapreso con forza e determinazione dall’avvocato Paolo Mascaro.
Naturalmente, mi riservo di tutelare nelle sedi più opportune la mia onorabilità per il rispetto che devo alla mia famiglia e alla mia persona.
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