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Statuto, Ferro: Bilardi sbaglia

CATANZARO «Sulla modifica dello Statuto regionale, sono costretta a restituire al mittente l’invito del senatore Bilardi di inviare una nota dettagliata e motivata al ministero delle Regioni chiede…

Pubblicato il: 30/05/2015 – 16:33
Statuto, Ferro: Bilardi sbaglia

CATANZARO «Sulla modifica dello Statuto regionale, sono costretta a restituire al mittente l’invito del senatore Bilardi di inviare una nota dettagliata e motivata al ministero delle Regioni chiedendo l’impugnativa della legge di revisione statutaria davanti alla Corte costituzionale». È quanto afferma, in una dichiarazione, Wanda Ferro, vicecoordinatrice regionale di Forza Italia in relazione alla posizione espressa da Ncd sulla proposta di referendum sul nuovo statuto regionale. «Il senatore evidentemente ignora – prosegue Ferro – che il consiglio dei ministri, nella seduta del 29 aprile 2015, ha deciso di non impugnare davanti alla Consulta la legge di revisione statutaria voluta dal presidente Oliverio e approvata dal consiglio regionale. Tralasciando le valutazioni su eventuali profili di incostituzionalità della legge, non si puo’ certo sostenere che la mancata impugnazione da parte del governo Renzi costituisca garanzia di legittimità: basti pensare alla decisione del Tar Calabria di rinviare all’esame della Consulta, rilevandone profili di incostituzionalità, la nuova legge elettorale calabrese, che lo stesso governo Renzi non aveva impugnato». «Quanto alla richiesta dei sette consiglieri regionali, espressione di Forza Italia – sostiene ancora Ferro – che hanno già firmato il documento per chiedere l’indizione del referendum sulle modifiche statutarie volute dal presidente Oliverio, sbaglia il senatore Bilardi là dove afferma che avrebbe il solo scopo di fare ostruzionismo: non è certo Forza Italia che ostacola o rallenta l’attività di governo del governatore Oliverio, tanto che un’autorevole voce del Ncd quale il senatore Gentile appena pochi giorni fa ha lamentato la chiusura “a riccio” della maggioranza, che ignora le proposte avanzate dallo stesso partito di Bilardi. Inoltre non credo, come sostiene il senatore, che il tema oggetto del referendum non interessi i calabresi, che invece comprendono perfettamente che restituire loro l’ultima parola sullo Statuto della Regione non costituisce uno spreco di denaro, ma un diritto sancito dall’art. 123 della Costituzione, in una materia che ha grande rilevanza per le sorti della Calabria e per il futuro dei suoi giovani. Semmai proprio le modifiche statutarie introdotte dal presidente Oliverio determineranno maggiori costi che i cittadini calabresi saranno costretti a sopportare. Infatti, le modifiche al nuovo Statuto regionale non sembrano avere l’obiettivo di rendere più snella ed efficiente la macchina regionale, piuttosto quello di consentire al presidente Oliverio di distribuire nomine per soddisfare le pretese delle variegate anime della coalizione che lo ha sostenuto in campagna elettorale e trovare così un equilibrio nella sua maggioranza». «La Carta “costituzionale” della Regione – sottolinea la vicecoordinatrice regionale di Fi – viene utilizzata per risolvere i problemi politici della maggioranza attraverso l’aumento del numero degli assessori e l’introduzione della figura del consigliere delegato, senza che sia posto alcun limite al numero dei consiglieri ai quali possono essere delegate specifiche attività e senza che sia precisata la natura dell’attività delegabile». «Il referendum popolare, al contrario di quanto pensa il senatore Bilardi – conclude Ferro – potrà restituire ai calabresi il diritto di essere ben governati senza la vecchia logica di spartizione delle poltrone che bisogna restituire al passato».

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