Quando il pane diventa accoglienza
COSENZA Si avvicina la “Gran festa del pane” di Altomonte, iniziativa che quest’anno ha fatto proprio il tema dell’accoglienza. La IX edizione, si svolgerà dal 5 al 7 giugno nel centro storico, con l…

COSENZA Si avvicina la “Gran festa del pane” di Altomonte, iniziativa che quest’anno ha fatto proprio il tema dell’accoglienza. La IX edizione, si svolgerà dal 5 al 7 giugno nel centro storico, con laboratori sensoriali del gusto, degustazioni, tavole dell’accoglienza, buona e sana alimentazione, fiere ed esposizioni di prodotti tipici e dell’artigianato, mostre, musica, artisti di strada, workshop, tavole rotonde, incontri e tanto altro. «Non poteva esserci tematica migliore – hanno affermato i promotori dell’iniziativa – del “pane dell’accoglienza. Sono l’uno essenza dell’atra, e rappresentano l’identità della Calabria e quindi di tutte le comunità territoriali. Significativa – hanno proseguito – è la frase simbolo scelta per questa edizione, ripresa daun brano di Enzo Bianchi Priore della Comunità di Bose: “Il pane è sempre nostro, non è mai mio”. In questo breve ma intenso inciso c’è il messaggio che vuole lanciare la manifestazione, e cioè che se vogliamo costruire un futuro di pace, docciano accoglere chi ci chiede aiuto e offrire condivisione e solidarietà. Altomonte e la Calabria, dunque – hanno continuato gli organizzatori – attraverso il pane lanciano un messaggio di fratellanza a tutto il mondo. Il pane non è solo simbolo di condivisione e accoglienza, ma è anche maestro di comportamenti. Infatti i suoi ingredienti: l’acqua, la farina, il sale e il lievito madre, nel loro insieme fermentano e lievitano creando nuova vita che, se si rinnova impastandola nuovamente, si perpetua nel tempo con il lievito madre. Tra i partner di questa edizione, il Parco nazionale del Pollino, la Camera di Commercio di Cosenza, Gal Valle del Crati e Coldiretti Cosenza.