Pubblica amministrazione, l'imbroglio è una costante
Mafia Capitale ha scoperto ciò che tutti sapevano. Non già del sodalizio politico-mafioso-corporativo che vedeva coinvolti tutti (dalle cooperative di ogni foggia e colore, ad esponenti della ‘ndrang…
Mafia Capitale ha scoperto ciò che tutti sapevano. Non già del sodalizio politico-mafioso-corporativo che vedeva coinvolti tutti (dalle cooperative di ogni foggia e colore, ad esponenti della ‘ndrangheta e della delinquenza comune per finire ad esponenti di rilievo della geografia politica) bensì che l’imbroglio è la costante fissa dei rapporti contrattuali più appetibili che intrattiene la P
pubblica amministrazione. Insomma, la corruzione è l’attività illecita esercitata più frequentemente dagli abituali frequentatori della politica, della quale rappresentano soventemente gli interessi economici ed elettoralistici. Da qui le malefatte – del tipo quelle emerse a cura del procuratore Pignatone a seguito della denuncia del sindaco Marino – verosimilmente estensibili a tutto il Paese, che vanno dalla inumana speculazione su poveri immigrati, agli appalti truccati de L’Aquila (solo per fare un esempio dello scempio causato dalla trascorsa discutibile gestione della protezione civile), alle aggiudicazioni di gare che quotidianamente si perfezionano a tutto ed esclusivo vantaggio dei vincitori, spesso garanti delle ampie creste assicurate ai burocrati, secondo una scala di valori gradati dai milioni di euro per i più importanti sino alle centinaia per i più piccoli.
Da un tale malcostume nascono, per esempio nella sanità, gli inconcepibili prezzi di acquisto delle tanto famose siringhe monouso praticati in alcune aree del Mezzogiorno rispetto a quelli spuntati altrove ovvero delle costose strumentazioni, compravendute a prezzi altalenanti e soventemente di generazione tecnologica superata a seconda della capacità “contributiva” delle aziende acquirenti. Vengono così fuori gli scandali dei cinque Mammotome acquistati a suo tempo in Calabria a fronte di una popolazione complessiva di 2 milioni contro uno dello stesso tipo disponibile in Lombardia, piuttosto che dei prodotti farmaceutici di uso oftalmico acquistati a prezzi enormi rispetto ad uno analogo, e così via.
La presenza costruttiva di Cantone, preposta all’anticorruzione, entusiasma le conoscenze degli onesti. L’evento romano docet, sul quale le omologhe magistrature dovrebbero trarre più che un esempio. Qualcuno comincia ad imparare anche alla luce del coraggioso lavoro di “Libera”, autrice di un codice etico, per l’appunto, contro il diffondersi della corruzione. È il caso della Fiaso, la federazione che raccoglie le aziende sanitarie e ospedaliere, presieduta dal manager emiliano Francesco Ripa di Meana. Lo fa costituendo una joint con la organizzazione di don Ciotti destinata alla elaborazione di un piano contro la corruzione che affligge il sistema della salute. Un modo per rendersi partecipi e protagonisti dello sviluppo delle buone pratiche pubbliche, sulla quali impiantare il funzionamento del sistema sanitario, attraverso una presa di coscienza globale sulla migliore e più trasparente gestione, cui i dirigenti delle aziende sanitaria e ospedaliere dovranno ispirare il loro progetto manageriale.
Le difficoltà risiederanno nel rendere concrete le aspirazioni della vigilia. L’integrità del personale, l’eliminazione dei conflitti di interesse, la pronta denuncia degli illeciti così come la legge pretende in relazione agli obblighi, quasi sempre disattesi, di informare le Autorità relativamente alla notitia criminis e/o damni, l’attivazione reale della rete dei controlli e la rotazione del personale impegnato in funzioni sensibili sono tutte scommesse da vincere. La speranza è che ci si riesca, anche da parte di chi ha gestito da sempre il servizio sanitario nazionale, con risultati di certo non entusiasmanti.
In Calabria ci sarà tanto da fare in più, a cominciare dal valutare la ricorrenza e la frequenza di tutte le fattispecie riscontrate altrove, primo fra tutte nella Caput Mundi!
*Neolaureato giurisprudenza UniCal