Calcio sporco, sentiti alcuni indagati
CATANZARO Si è avvalso della facoltà di non rispondere, contestando ogni addebito e chiamandosi fuori da qualsiasi forma di combine, Marcello Di Giuseppe, 47 anni, direttore sportivo del Te…

CATANZARO Si è avvalso della facoltà di non rispondere, contestando ogni addebito e chiamandosi fuori da qualsiasi forma di combine, Marcello Di Giuseppe, 47 anni, direttore sportivo del Teramo accusato, nell’ambito dell’inchiesta “Dirty soccer”, di avere partecipato alla frode sportiva sulla partita Savona-Teramo, disputata il 2 maggio scorso che avrebbe portato il Teramo alla promozione in serie B con una giornata d’anticipo sulla fine del campionato di Lega Pro girone B. Il suo legale, Libera D’Amelio ha affermato che inoltrerà al più presto una richiesta di accesso agli atti alla Dda di Catanzaro per avere visione di quelle che sono le fonti di prova a sostegno del capo di imputazione di Di Giuseppe. «Poi procederò a fare richiesta di interrogatorio per avere un quadro quantomeno completo di questa vicenda», ha affermato il legale.

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