ROMA A Gioia Tauro verrà costruita una nuova auto: è questo il risultato strappato oggi a Roma dal governatore Mario Oliverio, che in giornata ha sottoscritto un accordo in tal senso con il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il ministro dello Sviluppo Economico Guidi ed il Presidente di Invitalia, Domenico Arcuri, alla presenza dei sindaci di Bari, Gioia Tauro e Modugno. Il progetto prevede un investimento di 85 milioni di euro, il cui Piano Industriale è stato presentato per il finanziamento con il contratto di sviluppo il cui sportello è stato attivato il 10 giugno scorso. Stando a quanto accordato, a Bari sarà realizzato il telaio della nuova automobile, mentre a Gioia Tauro saranno costruiti i pannelli e la componentistica dell’auto. Si tratta di un’autovettura di fascia C, già brevettata e prodotta negli Usa, destinata per il primo anno al mercato italiano, quindi al resto d’Europa e non solo. Il rapporto è pari al 60% di ricaduta occupazionale su Gioia Tauro e del 40% nello stabilimento di Bari. L’entrata in produzione dell’auto è prevista per la fine del 2016, con un piano di sviluppo produttivo ed occupazionale che a Gioia Tauro prevede un impiego complessivo di circa 800 unità lavorative al terzo anno. E’ prevista la utilizzazione del capannone ex Isotta-Fraschini che ricopre una superficie di 26 metri quadri coperti e la realizzazione di un nuovo capannone per il quale l’Autorità Portuale ha già indetto la gara. «La sottoscrizione di questo importante accordo –ha affermato il presidente Oliverio – costituisce un atto importante che conclude il lavoro di questi mesi per realizzare un importante investimento nell’area portuale di Gioia Tauro. È un tassello importante, che va in direzione della valorizzazione del retroporto di Gioia Tauro e del progetto di industrializzazione della nostra regione». Per Oliverio «l’obiettivo –ha concluso Oliverio- è quello di intercettare investimenti per creare opportunità di crescita e di lavoro. Seguiremo con grande attenzione e con il coinvolgimento degli Enti locali e delle forze sociali questo percorso».
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