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«Finalmente un punto fermo sulla figura di Citrigno»

CATANZARO Esprimono soddisfazione per la decisione della Corte d’Appello di Catanzaro gli avvocati (Sergio Calabrese, Salvatore Stajano, Ugo Celestino, Massimo La Franco, Sergio Rotundo, Gianfranco G…

Pubblicato il: 23/07/2015 – 10:04
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«Finalmente un punto fermo sulla figura di Citrigno»

CATANZARO Esprimono soddisfazione per la decisione della Corte d’Appello di Catanzaro gli avvocati (Sergio Calabrese, Salvatore Stajano, Ugo Celestino, Massimo La Franco, Sergio Rotundo, Gianfranco Giunta, Raffaele Brescia) e i consulenti tecnici (Giuseppe Bilotta e Claudio Schiavone) che hanno assistito la famiglia Citrigno, a cui erano stati confiscati beni per 100 milioni di euro in seguito alla condanna definitiva per usura di Piero Citrigno. Quelli restituiti agli interessati dopo la revoca della confisca, secondo quanto affermano i legali, sono «beni acquistati con sacrifici decennali ed ottenuti con il reinvestimento della lecita attività di impresa. Beni produttivi di ricchezza per la famiglia– proseguono i legali – come per i circa trecento dipendenti delle aziende del gruppo. La famiglia Citrigno – riferiscono gli avvocati – è compiaciuta dell’ottenuta giustizia e manifesta la fiducia nella magistratura, che ha sempre avuto e che la ha sostenuta in questi anni di turbamento e sofferenza. Con questo atto – concludono i legali – viene messo finalmente un punto fermo sulla figura di Pietro Citrigno, giudicato soggetto non pericoloso, per essere riconsegnato al giusto alveo della sua condizione di uomo che nella vita ha sempre lavorato e si è dedicato alla famiglia».

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