REGGIO CALABRIA Il Consiglio di Stato riserva nuove amarezze a Lucio Dattola. L’ex presidente della Camera di commercio di Reggio, nonché attuale “capo” della minoranza in Comune, incassa un’altra bocciatura dai giudici amministrativi. Il Consiglio di Stato, con un’ordinanza depositata ieri, ha infatti respinto il ricorso contro la sentenza del Tar del 6 maggio scorso, con la quale veniva annullata la sua elezione, la quarta consecutiva, a presidente della Camera di commercio dello Stretto.
I magistrati (il presidente Francesco Caringella e i consiglieri Paolo Giovanni Nicolò, Doris Durante, Sabato Guadagno e Oreste Mario Caputo) hanno ritenuto insussistente il “fumus boni iuris” dell’appello, cioè il diritto di Dattola di “impugnare” la sentenza del Tribunale, dal momento che «la norma limitativa del numero di mandati per la carica di presidente della Camera di commercio, lungi dal ritenersi retroattiva, non solo ribadisce principi già stabiliti dalle disposizioni in materia di Camere di commercio, non solo detta una regolamentazione valente per il futuro (poiché le elezioni contestate sono successive alla normativa contestata), ma stabilisce una condizione di eleggibilità (o ineleggibilità) che, come tale, si applica fisiologicamente ed immediatamente per le elezioni successive».
Il Consiglio di Stato ha inoltre chiarito che «la normativa contestata non regola affatto situazioni già concluse, ma si limita a prendere atto per il futuro di un requisito di eleggibilità (il limite del numero di mandati) da valutarsi al momento delle elezioni quale mero presupposto di fatto».
Dattola è stato anche condannato al pagamento di 2.500 euro, più gli accessori di legge, a favore di Confindustria Reggio.
LA VICENDA Era stata proprio l’organizzazione degli industriali ad accendere la miccia che avrebbe portato alla decadenza di Dattola. La sezione staccata di Reggio del Tar aveva accolto il ricorso di Confindustria, rappresentata dal presidente Andrea Cuzzocrea e difesa dall’avvocato Domenico Iofrida, contro l’elezione del presidente della Camera di commercio. L’effetto era stato immediato: annullamento del verbale e della delibera approvati dal Consiglio camerale il 3 ottobre 2014. Seduta che aveva portato Dattola al vertice dell’ente per la quarta volta.
La questione sollevata dagli industriali reggini, spiegavano i giudici amministrativi, era «fondata». Nella sentenza il Tribunale ricordava che già nel corso della riunione del consiglio camerale, lo stesso Cuzzocrea «esprimeva la sua contrarietà all’elezione» di Dattola, considerato «ineleggibile». Il motivo? Aveva già svolto tre mandati prima dell’entrata in vigore del decreto legislativo 23 del 2010. Il consiglio della Camera di commercio, però, aveva proceduto comunque all'”incoronazione”, l’ennesima, dell’ex candidato a sindaco, da poco uscito sconfitto dalle elezioni comunali.
Dattola è diventato per la prima volta presidente della Camera di commercio nel 1998. La seconda risale al 2004, la terza al 2009. La quarta è nulla, lo dice il Consiglio di Stato.
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it
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